Domenica 3 dicembre mentre passeggiavo nella strada innevata che attraverso il bosco conduce al lago Pranda di Cerreto Laghi, ho scorto un cane che era precipitato nell’acqua ghiacciata dove c’era stato un cedimento, a circa 30 metri dalla riva ed a causa del ghiaccio non riusciva a risalire. Erano stati contattati i numeri di emergenza ed io in particolare ho parlato con i Carabinieri che hanno assicurato un tempestivo intervento. Nessuno dei circa dieci adulti presenti aveva attrezzature adatte al salvataggio ed il padrone vedendo l’animale in grave difficoltà, per salvarlo, a sua volta è caduto nell’acqua gelata. Con grande spavento di tutti è riuscito a risalire sopra il giaccio e tornare a riva. Poco dopo è arrivata l’auto della Squadra Sciistica dei Carabinieri di Collagna seguita dall’ambulanza della Croce Rossa. Immediatamente i Carabinieri hanno gestito la situazione, uno dei due si è imbracato, è strisciato sul ghiaccio nella parte da lui calcolata più spessa, ha afferrato il cane oramai stremato ed entrambi sono stati velocemente tirati a riva dall’altro collega. Sono stati tutti asciugati e riscaldati nell’ambulanza. Vorrei ringraziare pubblicamente l’operato dei tre Carabinieri protagonisti: Il Carabiniere Isidoro MASSARO che dal centralino del Comando di Castelnovo ne’ Monti ha ben raccolto la richiesta d’aiuto e coordinato l’intervento richiamando più volte e rassicurandoci, l’Appuntato Nicola BALDASSARI, Sciatore Soccorritore e l’Appuntato scelto Nicolò PROVETTINI, Sciatore Soccorritore del Soccorso Alpino con Unità Cinofila da valanga assieme al fedele cane Eiger, entrambi in servizio alla Stazione di Collagna e Soccorritori da quasi 10 anni che hanno dimostrato competenza, efficienza, professionalità, velocità e prontezza nel coordinare la scena, grande delicatezza con l’animale soccorso e con la sua famiglia visibilmente scioccata per l’episodio, operando davvero in maniera ineccepibile senza esitazione alcuna.
L’episodio mi ha fatto riflettere sul fatto che nessuna staccionata e nessun cartello limitava ed avvisava dei pericoli del lago. Il limite della riva e l’acqua ghiacciata vicino ad essa, coperte dalla recente nevicata, non erano distinguibili e di conseguenza molto pericolose.
L’operato dei tre Carabinieri, mi ha fatto ancora una volta valutare i rischi ai quali va incontro chi è impegnato nel soccorso, per il bene e la sicurezza dei cittadini che, troppo spesso, non è in alcun modo supportato da adeguate segnalazioni di potenziale pericolo anche in luoghi che vengono recepiti come idilliaci e di ricongiungimento con la natura. Il personale che opera per la sicurezza dei molti turisti accorsi sulle piste da sci in una bella giornata di festa, è stato distolto dal proprio servizio per un’emergenza che poteva e doveva essere evitata con le misure di sicurezza necessarie.
Mi auguro che i responsabili del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, vogliano rivedere tutti i percorsi così tanto frequentati dai cittadini ed intervenire quanto prima per mettere in sicurezza le aree potenzialmente pericolose, non solamente segnalando rischi e pericoli. Il turismo e l’ambiente vivono di Tutela e Sicurezza, non di poteva essere.
Grazie ragazzi e buon lavoro davvero!
una cittadina di Massa (MS)