Avviata sotto la supervisione dell’Autorità Militare, l’operazione di bonifica bellica preventiva sul Lavello, un’attività di ricerca specifica, finalizzata all’individuazione di ordigni inesplosi. L’azione, prevista dalla normativa vigente, riguarda i cantieri interessati da attività di scavo in siti sensibili, ed è un atto dovuto per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

“Manteniamo gli impegni assunti durante l’assemblea con cui abbiamo presentato il progetto di dragaggio del Lavello ai cittadini, e per questo vogliamo informarli sullo stato di avanzamento dei lavori – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Ismaele Ridolfi – Il cantiere è stato consegnato alla ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto e la procedura dei lavori è partita come da cronoprogramma. Prima di Natale attendiamo il via libera dal Genio Militare e da quel momento la ditta potrà iniziare ad occupare l’area e avviare la ricerca di reperti inesplosi e quindi procedere con il dragaggio del fondale.”

L’intervento sul Fosso Lavello, finanziato per 900.000 euro dalla Regione Toscana nel Documento Operativo Difesa del Suolo e per 100.000 euro dal Consorzio bonifica Toscana Nord, prevede lo scavo dei fanghi sul lungo tratto che va dalla Via Dorsale fino al mare, compresi gli attraversamenti e i ponti. Un intervento richiesto a gran voce dai residenti e dalle Istituzioni, al quale il Consorzio si è interessato fin dal 2015, progettando i lavori e avanzando la richiesta di finanziamento regionale. “Questa opera che andiamo a fare sul Lavello è veramente importante per la sicurezza idraulica di Massa e Carrara  – conclude Ridolfi – La rimozione dei fanghi su una superficie così estesa, riporterà il canale alla sua ampiezza originaria, migliorando notevolmente la funzionalità idraulica e il deflusso delle acque verso mare, contribuendo inoltre anche a riqualificare il fondale e quindi  l’ecosistema acquatico.”

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