In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è difficile in poche righe fare il punto sulle recenti risposte delle Istituzioni ai maltrattamenti e ai femminicidi. Se da un lato ci sono stati segnali positivi, come la ratifica della Convenzione di Istanbul e la creazione della task force governativa, dall’altro rimangono serie lacune. Infatti per contrastare in maniera più incisiva il fenomeno, ormai diventato devastante, sarebbe necessario provvedere all’inasprimento delle pene, ma no sarebbe comunque sufficiente.  I tempi della giustizia fanno in modo che, per le donne vittime di violenza, “solo le misure sociali e di prevenzione possono quello che la giustizia non può”. Infatti per denunciare il proprio aguzzino occorre recuperare autonomia e fiducia in se stesse. Occorre anche, attraverso l’acquisizione di saperi e azioni, smettere di denigrarsi e avere il coraggio di prendere la propria vita in mano.

Le donne vittime di violenza devono anche essere sostenute per affrontare in modo adeguato  un processo, qualora il compagno, il marito, il fidanzato fosse arrestato.

Purtroppo a volte i processi non avvengono e ciò amplifica l’importanza dei Centri Antiviolenza e di sostegno e le case rifugio. Nel caso della gestione dei Centri Antiviolenza le spese spesso sono a carico delle istituzioni.

Non è un caso infatti che le amministrazioni di sinistra che si sono succedute a governare il comune di Carrara, hanno intrapreso la strada del sostegno e dell’aiuto alle donne ed ai loro figli nei casi di maltrattamento e violenza fin dal 2003.

In quell’anno infatti sono iniziate le attività del Centro Antiviolenza “ Donna chiama Donna” che sono cresciute nel tempo per la qualità e professionalità, sostenendo tutte quelle donne, senza distinzione di razza e religione vittime di violenza.

Con grande piacere comunico che il comune di Carrara ha beneficiato dei contributi della Regione Toscana ( DPCM del 25/11/2016 recante “Ripartizione delle risorse del fondo per le politiche relative ai diritti e alle Pari opportunità 2015/2016).

La Regione Toscana ha previsto un finanziamento per complessivi Euro 866.010,00 e il contributo erogato al comune di Carrara è di Euro 35.000.

Questo era un obiettivo del lavoro commissione sociale della precedente amministrazione e quindi sono molto soddisfatta del finanziamento ottenuto con il nostro lavoro. Dispiace che l’assessore al Sociale Anna Galleni non abbia comunicato questo risultato in commissione.

Roberta Crudeli

Capogruppo PD