LA COMMISSIONE NAZIONALE DI GARANZIA DEL PD HA DELIBERATO L’ANNULLAMENTO DEL TESSERAMENTO CHE SI E’ TENUTO A MASSA-CARRARA LO SCORSO SETTEMBRE. E I DEMOCRATICI SPROFONDANO ANCORA DI PIU’ NEL CAOS.
Basta polemiche sulle valige piene di tessere, sugli iscritti presentati dalle figure istituzionali e sul ruolo dei circoli. La commissione nazionale di garanzia del Pd ha deciso di mettere tutti a tacere. Come? Annullando il tesseramento che si è tenuto a Massa-Carrara lo scorso settembre. La notizia arriva direttamente da Roma dove l’organismo deputato a vigilare sulle regole interne del Partito Democratico ha tagliato la testa al toro e ha deciso che i congressi a Massa-Carrara, si terranno sulla base delle lista lista di iscritti compilata nel 2016. Tutto il lavoro fatto dal commissario Luigi Vazio, inviato dalla segreteria nazionale per monitorare sulla correttezza del tesseramento, se ne va così in fumo. Così come la soluzione, innovativa, di ampliare le modalità di iscrizione, dando la possibilità di fare le tessere non più solo nei circoli ma anche in tre sedi territoriali extra create ad hoc sul territorio e attraverso le ormai celebri, e contestatissime, figure istituzionali. Un metodo nuovo contestato, in tempi diversi, sia dai renziani che dagli orlandiani, le due correnti di riferimento dei democratici apuani. Per mettere a tacere le obiezioni sollevate da una parte e dall’altra la commissione ha annullato il tesseramento. «E’ una decisione di buon senso ed equilibrata» commentano in una nota congiunta l’onorevole Martina Nardi e il consigliere regionale GiacomoBugliani ricordando che nel 2016 la mozione di Renzi risultò prevalente e auspicando che «anche al congresso provinciale possano prevalere i candidati da noi proposti». Secondo gli orlandiani, invece, la decisione è una sconfitta per il commissario Vazio e per tutti i renziani che avrebbero sperato di spostare dalla loro gli equilibri interni del partito proprio attraverso le nuove modalità di tesseramento.
Quanto alla data dei Congressi, quanto mai strategici in questa delicata fase della vita del Pd, sia in termini nazionali che locali, attualmente è assai difficile se non impossibile indicare una scadenza certa. L’unica cosa sicura è che dopo il via libera della commissione provinciale per i Congressi serviranno almeno 10 giorni di tempo per l’organizzazione.