Il Tribunale della Spezia, Giudice Dr. Fabrizio Garofalo, al termine di un processo che durava da oltre due anni,  ha assolto Il Dott. Claudio Bocchia, promotore finanziario di Massa, dall’accusa di aver truffato il Dott. Latronico, noto pediatra sarzanese.

Il principale accusatore del promotore, Pistolesi Daniele, ex collega del Bocchia, non è stato infatti ritenuto credibile tant’è che il Giudice ha ordinato la trasmissione degli atti del processo alla locale Procura della Repubblica per valutare se non sia stato lo spesso Pistolesi a truffare il proprio cliente dr. Latronico, cercando poi di scaricare sull’incolpevole Bocchia ogni responsabilità.

I fatti risalgono all’aprile del 2012 e riguardano degli investimenti sul mercato valutario del cd. Forex.

La vittima, il Dott. Latronico, stando ai report ricevuti dal Pistolesi (all’epoca il suo promotore finanziario) era convinto di aver accumulato una fortuna, di gran lunga superiore ai 700 mila euro. Più tardi però, nel marzo del 2015, si accorge di aver perso anche i 161 mila euro investiti.

Sebbene la posizione del Dott. Bocchia sia stata alla fine chiarita e lo stesso esca assolutamente pulito da ogni infamante accusa, la difesa (rappresentata dall’Avv. Francesco Persiani del foro di Massa) ha manifestato un forte rammarico perché, forse, con un minimo di attenzione in più, il processo non sarebbe nemmeno partito e la verità sarebbe venuta a galla fin da subito, tali e tante erano le anomalie e le incongruenze presenti fin dall’inizio.

Basti pensare che nel dicembre del 2013 il Pistolesi, a seguito di denuncia del Bocchia, fu arrestato e successivamente (dicembre 2014) condannato per tentata estorsione ed incendio dell’ufficio nei confronti del Bocchia stesso.

Comunque sia, al termine delle indagini (che sono iniziate grazie alla testimonianza resa dal Pistolesi) i finanzieri avevano sostenuto che fosse stato solo Bocchia ad avere indotto la vittima ad acquistare i prodotti Forex della PFT Capital, nonché indurla ad acquistare azioni della Puerto Azul, asserendo mendacemente di collocare tali prodotti per conto della Copernico Sim e garantendo una perdita massima dell’8% del capitale investito.

Il Giudice Fabrizio Garofalo non ha creduto alle accuse mosse dal Pistolesi. Anzi, non solo non gli ha creduto ma ha fatto sì che scattasse un’indagine su di lui, affinchè venga valutata la posizione del Pistolesi e le sue responsabilità nella vicenda.

Allo stesso modo, anche la Copernico Sim, chiamata in causa dalla difesa del Dr. Latronico, Avv. Enrico Conti del foro della Spezia per risarcire i danni subiti dal Latronico e rappresentata in aula dall’avvocato Andrea Dondè, del foro di Milano, è risultata totalmente estranea.

In merito alla vicenda di Puerto Azul, tiene infine a precisare la difesa del Bocchia, il processo a Busto Arsizio è agli inizi e quindi, contrariamente da quanto dichiarato dal Pistolesi, la storia è ancora tutta da ricostruire e scrivere. Ad ogni buon conto, considerando che anche in questo caso è presente il Pistolesi in veste di teste e, come si dice, non c’è due senza tre, non si possono escludere clamorosi colpi di scena.