screen fb massoni 24 10Sul profilo Facebook “Massone villa Massoni” l’ultimo post pubblicato risale alle 14.27 del 1 novembre, solo un’ora e mezza prima che Marco Casonato investisse il fratello Piero passando più volte sopra il suo corpo con un Fiat Doblò. Alcune foto degli ultimi lavori effettuati nel parco ed un commento semplice quanto lapidario: “così conciata, se piove tanto e tutto insieme porta giù tutto”. Difficile pensare che quella pagina e quelle immagini, così ravvicinate ed ognuna rigorosamente datata –  quasi a voler creare una documentazione ufficiale – non fosse curata da uno dei due fratelli, probabilmente proprio Marco, custode giudiziario, che a quei lavori, seppur autorizzati dalla procura, non aveva acconsentito, tanto da chiamare la stampa e forze politiche per mostrare alla cittadinanza cosa stava accadendo nell’area. E ancora sullo stesso profilo, una settimana fa scriveva: “invece di segnalare le abnormità che si vedono nelle fotografie, qualcuno ha segnalato la pagina perché sanno che chiunque vede qualcosa non torna”. Il 24 ottobre un’altra immagine evidenziava un cumulo di erba e terra e il post segnalava la presenza di operai stranieri mettendone in dubbio l’autorizzazione. Una screen fb massoniserie di commenti da cui traspare l’attaccamento all’edificio storico, ma anche un dispiacere ed una rabbia cresciuti di giorno in giorno. Tanto che negli ultimi tempi Piero aveva paura del fratello. Marco resta in carcere per omicidio e potrebbe aggiungersi le accuse di crudeltà e futili motivi; continua a chiedere del fratello Piero la cui moglie Anna Maria Dentini, parte offesa, è assistita dall’avvocato Guido Bernieri. Intanto la Procura dovrà nominare un nuovo custode giudiziario della villa che, essendo sotto sequestro da due anni potrebbe anche essere confiscata, mentre il comune di Massa pensa ad un tavolo con Sovrintendenza, Regione Toscana e ministero e ad una fondazione.

 

 

 

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