Oggi tanto si discute su di un documento intitolato Carta di Avviso Pubblico. Questo documento è un vero e proprio codice morale la cui sottoscrizione vincola l amministratore pubblico ovvero il titolare di incarichi politici che lo sottoscrive a precisi comportamenti a tutela della trasparenza ed integrità della sfera di attività pubblica. La Carta di Avviso Pubblico prevede vari obblighi riguardo i criteri di nomina, i conflitti di interesse, le regali ed altri ancora. La violazione di tali obblighi comporta delle sanzioni per chi li sottoscrive che vanno dal richiamo fino alle dimissioni nel caso di violazioni più gravi. Questo Consiglio Comunale non ha ancora sottoscritto questo importante documento, né alcuno dei suoi membri lo ha ancora fatto singolarmente, sia che si tratti di membri di maggioranza che di opposizione. Non ci risulta che lo abbiano sottoscritto gli assessori. Nella precedente consigliatura , tuttavia, si discusse molto di un altro codice morale, quel famoso Codice Etico detto anche Carta di Pisa, prima formulazione della Carta di Avviso Pubblico che suscitò tante discussioni. Furono proprio i consiglieri del Movimento 5Stelle a promuovere strenuamente e con aspre polemiche l adozione del documento da parte del Consiglio, senza tralasciare attacchi feroci alla maggioranza che si opponeva. Tanta era la fiducia in tale strumento che gli allora consiglieri 5Stelle De Pasquale, Bonni si affrettarono a sottoscrivere la famosa Carta. Con l adesione al Codice Etico gli allora consiglieri tra i quali l attuale Sindaco Francesco De Pasquale, si impegnavano a rispettare e a far rispettare una serie di regole di comportamento la cui inosservanza avrebbe potuto comportare anche le dimissioni. Fin qui, forse, nulla di strano. Quello che ci sembra strano è che sia proprio il  Sindaco Francesco De Pasquale a non ricordare ciò che lui stesso ha firmato e si è impegnato ad osservare. Il valore della Carta di Pisa rimane infatti intatto per chi vi ha aderito, nonostante successivamente essa sia stata rivista con la Carta di Avviso Pubblico. Non si tratta infatti di norme giuridiche per le quali vale il principio che la legge posteriore abroga l anteriore, ma di norme morali, che non ci risulta essere state ripudiate dall ex consigliere ora Sindaco.  Tra le varie regole di comportamento  a cui il Sindaco si è vincolato ce n’è una in particolare che il Sindaco sembra avere stranamente dimenticato, quella dell art .18 a mente del quale l “amministratore deve condizionare qualsiasi nomina, effettuata singolarmente o collegialmente, presso Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica, alla preliminare adesione dei soggetti da nominare al presente Codice”. Inoltre, sempre secondo lo stesso articolo ” l’amministratore deve altresì procedere a tali nomine, qualora queste richiedano competenze di natura tecnica, a seguito di un bando di valutazione comparativa dei candidati, mediante provvedimento motivato in base al parere ovvero alla designazione di un comitato di garanzia”. Orbene, a noi e a nessuno risulta che il Sindaco De Pasquale si sia attenuto a queste regole nella scelta dei suoi assessori.

A parte Martinelli che lo aveva sottoscritto a suo tempo, nessuno degli attuali assessori ha sottoscritto la Carta di Pisa, cosi come non risultano effettuate procedure comparative per la loro selezione. Il Sindaco neppure ha reso mai noti gli altri curriculum inviati e seppure sollecitato in tal senso dalla cittadinanza non ha mai dato risposta. Che dire poi delle norme sul conflitto d interesse? Ci pare che alcuni assessori debbano rendere chiara la loro posizione in tal senso e su questo il Sindaco avrebbe dovuto vigilare. Il Sindaco dunque o non ha neppure letto la Carta di Pisa oppure non la ricorda. Ma quali sono le sanzioni per chi vi ha aderito e poi non la osserva? È la Carta stessa a dirlo. Si tratta di richiami nei casi più lievi, fino alle dimissioni  nei casi più gravi. Ora, a meno che Martinelli e Bonni, non vogliano fare un richiamo al proprio  Sindaco  o il Sindaco non voglia richiamare se stesso, una unica strada possibile rimane per chi si è fatto pasdaran dell h o n e s t à propria e giudice e vendicatore delle nefandezze altrui. L onesta senza h ma vera e la coerenza imporrebbero un unica via, le dimissioni, in segno di rispetto dei cittadini, perché, e lo dice la Carta stessa, la sua accettazione “costituisce un vincolo di responsabilità che l’amministratore assume nei confronti dei cittadini”. Che il Sindaco dimostri ai cittadini che lo hanno votato e anche a tutti quelli che non l hanno votato ma ai quali è dovuto sempre rispetto, che l adesione a quei principi era non vuota forma, ma sostanza e riconosca di aver sbagliato.

Gianni Musetti

Forza Italia