Una tragedia improvvisa, che ha lasciato attonita la comunità di Mulazzo ed in particolar modo la frazione di Arpiola, intorno alle cinque del pomeriggio di sabato 8 luglio.

Sergio Ferdani, imprenditore agricolo di 53 anni, stava riparando il trattore insieme al figlio dietro casa quando un malore improvviso, forse dovuto alla grande calura che ha raggiunto valori davvero elevati nel corso della giornata, lo ha fatto accasciare sotto gli occhi del figlio. Era da qualche minuto che si lamentava per l’afa e non riusciva a concentrarsi sul lavoro che stava facendo. Poi a un certo punto è diventato pallido ed è crollato contro il motore che stava cercando di aggiustare.

Immediata la chiamata ai mezzi di soccorso che sono accorsi in loco, ma a nulla è valsa la corsa in loco, l’uomo era già deceduto a causa di una crisi cardiaca. Il medico del 118 ha tentato in tutti i modi di rianimarlo, ma la manovra non ha dato gli esiti sperati. Per quasi un’ora il dottore e i volontari si sono dati il cambio per ottenere un segno vitale che non è arrivato. Tutto davanti agli occhi del figlio che se lo è visto cadere davanti.

L’uomo lascia la moglie e tre figli, immediato il cordoglio dell’intera comunità mulazzese che si é stretta intorno alla famiglia di un uomo rispettato e benvoluto, deceduto in maniera improvvida e del tutto inaspettata. Quando ha perso i sensi è caduto in avanti picchiando la testa e questo all’inizio aveva confuso i soccorritori che avevano creduto di trovarsi davanti a un incidente. Ma il congiunto che si trovava con lui al momento dell’infarto ha raccontato quello che era capitato. L’ambulanza è arrivata immediatamente dopo la chiamata, non è servito per salvare la vita. Il corpo è stato portato all’obitorio.

il tirreno