Nell’incontro, aperto a tutti, le testimonianze dei pazienti e dei famigliari.

Mercoledì 26 aprile prossimo, alle ore 15.00, presso il Centro “S. Maria alla Pineta” di Marina di Massa (via don Gnocchi) si terrà il quinto e ultimo appuntamento del ciclo: “Il paziente con Ictus cerebrale: affrontiamo insieme la malattia”, un’iniziativa rivolta a pazienti, famigliari, operatori e a tutti coloro interessati ad approfondire il tema legato a questa patologia, particolarmente invalidante nelle persone adulte.

 L’incontro, del 26 aprile, che sarà introdotto dal dott. Desiderio Antonioli, neurologo-fisiatra e promotore dell’iniziativa, vedrà protagonisti i pazienti e i loro famigliari: come hanno affrontato la malattia, come hanno vissuto il ricovero nella struttura di riabilitazione e il rientro a casa. Caso raro, per una volta si invertiranno le parti, con i pazienti che parleranno della loro patologia e di come l’hanno affrontata e vissuta con i famigliari, e i medici e gli operatori sanitari che li staranno ad ascoltare, cercando di fare tesoro di questi spunti per migliorare il loro approccio. 

 Come sempre, saranno presenti i responsabili della Struttura Organizzativa di Riabilitazione Neuromotoria del Centro (medico responsabile, responsabile servizio infermieristico-tecnico-riabilitativo e dirigente area infermieristica), che, insieme ai relatori, saranno a disposizione per le domande del pubblico.

Con l’incontro del 26, si chiude questa prima serie che ha comunque fatto registrare molto interesse e una buona partecipazione di pubblico. Allo studio, una riedizione nel prossimo autunno, facendo tesoro delle indicazioni emerse.

Questa prima serie che ha comunque fatto registrare molto interesse e una buona partecipazione di pubblico.

All’incontro del 26 aprile ne seguirà un ultimo che sarà una tavola rotonda sulla continuità riabilitativaospedale territorio, moderata dal dott. Desiderio Antonioli e a cui parteciperà il dott Giovanni Orlandi primario della Neurologia del NOA, la dott.ssa Elena Fiaschi, primario riabilitazione ASL e la dott.ssa Francesca Cecchi responsabile riabilitazione neuromotoria della Don Gnocchi.

Il dott. Antonioli sostiene che l’ictus cerebrale è una malattia che ha grosse ripercussioni sociali psicologiche economiche e lavorative. Basti pensare che è la prima causa di disabilità, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Ha un costo economico elevato sulla famiglia e sulla società. L’invalidità permanente delle persone che superano la fase acuta di malattia determina negli anni successivi una spesa che si può stimare intorno ai 100.000 euro. A questo costo si deve aggiungere l’aspetto psicologico personale e familiare che è difficile da quantizzare.

L’ictus è, a tutti gli effetti, la malattia non solo dell’individuo ma della famiglia. Spesso, continua il dott. Antonioli, il Paziente non si rende conto della propria situazione, sono i familiari a subirne le conseguenze sia dal punto di vista fisico che psicologico. La famiglia ha un ruolo fondamentale nel recupero riabilitativo in quanto è di supporto motivazionale la malato; nel nostro team c’è lo psicologo da cui la famiglia può ricevere un aiuto specialistico. L’incontro del 29 vuole essere anche un feedback sul nostro operato. I Pazienti e i familiari, con il loro racconto, esprimeranno le ansie, le paure, la speranza che hanno passato e che stanno tuttora passando, consigliandoci anche di curare maggiormente certi aspetti del nostro operare. Per una volta essere dall’ “altra parte” per noi può essere istruttivo sia dal punto di vista professionale che umano.