Con riferimento a quanto pubblicato nei giorni scorsi, al fine di fornire informazioni complete si precisa come il conferimento di rifiuti a Cermec da parte della Liguria avviene sulla base di un accordo fra le due Regioni, come previsto dal Codice dell’Ambiente (proprio dall’art. 182) e riguarda rifiuti urbani indifferenziati non pericolosi. L’Azienda opera dunque in un quadro di piena legittimità.

Il conferimento da parte della Lunigiana, invece, è da sempre espressamente previsto dagli strumenti di pianificazione e dal Piano Straordinario ATO Toscana Costa ed è ripreso nel corso del 2016 a seguito del fermo dell’attività dell’impianto Costa conseguente ad un incendio che ne ha compromesso l’operatività.

L’accordo interregionale agosto 2016 rappresenta la proroga all’autorizzazione di flussi (prima dalla Spezia poi da Genova) avviati fin dal 2013, nel rispetto delle previsioni normative e, come per la Lunigiana, nel dovere di solidarietà fra territori confinanti.

I quantitativi autorizzati per la frazione indifferenziata (15.000 tonn./anno) rappresentano il 15% della capacità di trattamento degli impianti Cermec e, nella realtà, si traducono in un flusso di circa 4 trasporti (a mezzo TIR) al giorno.

L’afflusso di questi rifiuti agli impianti Cermec ha permesso di ottimizzare le attività e di poter così ridurre gli oneri a carico degli enti soci e, conseguentemente, sui cittadini di Carrara e di Massa.

Non c’è alcuna correlazione fra l’incremento dei rifiuti indifferenziati ed eventuali fenomeni di intensificazione dei cattivi odori. La frazione più “problematica” sotto questo punto di vista è semmai quella da raccolta dell’organico, il cui aumento è da legarsi ai necessari miglioramenti delle differenziate e del porta a porta, percorso obbligatorio e necessario per una corretta pianificazione di uno smaltimento dei rifiuti sostenibile.

Cermec è consapevole che i propri processi produttivi generano impatti ambientali, soprattutto con le possibili maleodoranze ed ha per questo messo in atto provvedimenti di miglioramento e di mitigazione (quando possibile con interventi di natura gestionale o con l’installazione di dispositivi di abbattimento privi di effetti negativi sulla salute dei cittadini), mentre è in corso con la Regione Toscana un procedimento di riesame dell’AIA per risolvere i problemi di natura strutturale e quindi recuperare agli utilizzi consentiti aree onde poter svolgere al coperto attività oggi effettuate all’aperto quali il carico dei mezzi in uscita.

In ogni caso gli enti di controllo (ARPAT), pur offrendo suggerimenti per il miglioramento di questi aspetti, non hanno mai contestato in proposito violazioni delle norme o delle prescrizioni dell’AIA. Le cronache dei giorni scorsi hanno invece dato atto che sul territorio sussistono altri impianti tecnologici che generano cattivi odori: l’ammissione da parte di tali strutture di alcune disfunzioni giustificherebbero, quanto meno, il loro “concorso” nell’intensificazione delle maleodoranze.

Ciononostante, come detto, tutta la struttura Cermec è impegnata nel contenimento delle emissioni odorigene, apportando all’impiantistica tutte le modifiche che possono contribuire a ridurre il fastidio per le comunità di Carrara e di Massa.

In particolare: sono stati destinati investimenti per il miglioramento dell’impianto d’aspirazione che, convogliando al biofiltro (completamente rinnovata all’inizio del 2016) l’aria del capannone dove matura la frazione organica, consentono di abbattere in misura significativa gli odori. Così come sono stati installati dispositivi di nebulizzazione di prodotti deodorizzanti. Purtroppo alcuni guasti e lo svolgimento di alcune attività all’aperto (in primis il caricamento dei mezzi) continuano a generare emissioni di vapori che, seppur fastidiose per tutti, non sono nocive.

Infine, con la collaborazione delle istituzioni pubbliche è stato avviato un percorso che consentirà di recuperare agli usi legittimi alcune aree in modo da poter svolgere al coperto ed in locali dotati di un ulteriore biofiltro le attività che generano maggiori emissioni. Il percorso non sarà veloce ma con la collaborazione di tutti la società confida di poterlo completare.