
Hanno calato le reti nel tardo pomeriggio nel mare di Poveromo, per rientrare in porto subito dopo. Le avrebbero ritirate all’alba come ogni giorno con il loro carico di acciughe, cicale, sogliole, triglie e naselli poi vendute al mercatino del pesce organizzato dalla associazione pescatori del Cinquale. Operazioni che Mario Domenico Nappi ed Enrico del Corto compiono ormai da decenni essendo pescatori professionisti da molto tempo. “Ed invece – esordisce Mario – ieri mattina nella rete abbiamo trovato un pesce Re, un esemplare non tipico delle nostre acque anzi decisamente raro, dalle carni molto pregiate. Ma l’aspetto davvero strabiliante, e per certi versi quasi incredibile, è che questo pesce ha fatto muovere l’ago della nostra bilancia fino al peso di 32 kg.” “In effetti – continua – abbiamo subito capito che nei “tramagli” doveva esserci una preda “pesante”. Pensavamo ad una specie più ordinaria; mai avremmo pensato di trovarci un pesce Re. Che mai, peraltro, avevamo pescato nel nostro mare.”
Le catture di pesce Re nel mar Ligure, ma anche nel Tirreno e più generalmente nel Mediterraneo, sono estremamente rare. Meno di una all’anno. E solitamente, dicono gli esperti, si accompagnano a battute di pesca al tonno. “Sono più di 30 anni – conclude Mario – che nel mare di Marina di Massa non si registravano catture di pesce RE. Dovremo festeggiare la nostra impresa. E lo faremo con una cena alla Associazione pescatori del Cinquale riservata ai nostri colleghi meno fortunati.”