
Quando dinamiche politiche nazionali entrano a gamba tesa nei partiti a livello territoriale non si può mai sapere quali sono le reazioni. Ed è quello che sta vivendo in queste ore il Partito Democratico a Carrara che rischia un commissariamento per non essersi allineato con le scelte della segreteria regionale. In via Groppini, sede cittadina del Pd, si fa quadrato attorno al segretario comunale, all’assemblea cittadina e al candidato sindaco “in pectore” Andrea Vannucci.
La spaccatura si consuma poi quando il segretario comunale Raffaele Parrini attacca, senza mezzi termini, la segreteria di Firenze. “
Risulta evidente che l’ annunciata decisione di procedere con il commissariamento del partito Democratico di Carrara dimostri e confermi purtroppo i timori di un gruppo dirigente regionale , il quale lontano dai bisogni veri di Carrara e dal sentire comune della sua comunità, sceglie in autonomia di procedere verso una scelta che rischia di aumentare nelle prossime elezioni amministrative il rischio concreto di sconfitta del Centrosinistra e soprattutto sceglie di assumersene per intero la responsabilità politica derivante da tali laceranti scelte”.
All’orrizone ecco entrare in scena anche le dinamiche nazionali che in queste ore vedono il Partito Democratico a rischio scissione interna tra la componente di Matteo Renzi e la componente che fa capo a Massimo D’Alema e Pier luigi Bersani.
“la scelta di un partito regionale – tuona Parrini – figlia credo di una oramai logora politica frutto di un certo “renzismo di periferia” che con il 4 Dicembre gli italiani hanno archiviato, risulta incomprensibile e priva di senso politico. Spero che su tale decisione nei prossimi giorni possa riprendere un dialogo proficuo e volto a superare sterili contrapposizioni anche perché Carrara non sceglierà mai Sindaci imposti su logiche fiorentine o di bottega questo è il nostro DNA, questa è la storia della nostra città”.