Il Comune di Pietrasanta esce dall’Unione dei Comuni. Lo ha annunciato il sindaco Massimo Mallegni, che in giornata rassegnerà le proprie dimissioni dalla giunta dell’ente, mentre i consiglieri Giacomo Vannucci e Alessandro Ronchi si ritireranno dal consiglio. Una decisione presa di comune accordo dopo che, in nottata, la giunta ha eletto presidente con un blitz il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona. Una votazione condizionata dalla presenza di soli quattro comuni, Forte dei Marmi, Camaiore, Stazzema e Seravezza, con l’arrivo in extremis del sindaco Riccardo Tarabella, che ha garantito a sorpresa il numero legale a dispetto del primo cittadino di Pietrasanta, arrivato puntualmente e uscito dalla seduta senza essere riconvocato.
“Adesso basta – dichiara Mallegni – Il Comune di Pietrasanta abbandona l’Unione dei Comuni perché siamo stanchi dei giochini del Pd, dei metodi da carbonari, delle riunioni di bottega. Se loro si divertono così, è meglio che lo facciano da soli. Mi pare chiaro che ieri sera avessero urgenza di votare, probabilmente per anticipare l’ingresso formale del Comune di Viareggio ed escludere dalla spartizione della torta il sindaco Giorgio Del Ghingaro. Tarabella è stato chiamato al telefono e la riunione di giunta si è tenuta senza convocazione. Se il Pd usa le sedi istituzionali per regolare i conti interni, noi non ci stiamo. Da tempo avevo chiesto se ci fosse l’intenzione di rendere operativa l’Unione dei Comuni o se si volesse continuare a usarla come poltronificio. Per quanto mi riguarda, non voglio far parte di un’associazione di dopolavoristi. Da oggi, i servizi li gestiranno facendo a meno del Comune di Pietrasanta. Del resto, sono tanto interessati a questo ente che, a parte il nostro, nessuno dei Comuni ha ancora provveduto alla delibera di conferimento dei servizi, con la sola eccezione di Stazzema, giusto perché in odore di presidenza. Per il Pd, come si vede dalle note vicende di governo, vanno bene anche le poltrone al nulla, purché ci sia da sedersi”.
Il sindaco Mallegni, già domani, provvederà a ritoccare il bilancio di previsione 2017, togliendo lo stanziamento per l’Unione dei Comuni e avvierà tutte le procedure formali per uscire dall’ente. Il primo cittadino di Pietrasanta ha messo sul piatto anche la questione Cav, Consorzio Ambiente Versilia, richiamando gli altri Comuni al rispetto degli accordi: “Entro il 5 gennaio – chiarisce Mallegni – dobbiamo versare 8 milioni. Nessuno ne parla ma, a scanso di equivoci, anticipo che il Comune di Pietrasanta pagherà la sua quota e, se gli altri non dovessero provvedere, partiranno i decreti ingiuntivi”.
Altro problema irrisolto l’inquinamento delle acque di balneazione: “Abbiamo perso un anno – puntualizza Mallegni – per la ionizzazione che, come abbiamo sempre sostenuto, non ha funzionato. Ora si prende in giro la comunità facendo credere che sia sufficiente depurare la Fossa dell’Abate. In mare non ci sono muri, il fosso Motrone e Fiumetto possono comunque compromettere la qualità delle acque e l’economia del territorio. Non ci sto a partenze ritardate degli impianti di Pietrasanta. Chi ha la responsabilità, Camaiore, se la assuma fino in fondo”.
L’ultima questione comprensoriale che scotta è lo smaltimento dei rifiuti. Mallegni va all’attacco anche sull’affidamento a “Vera”, che sarà oggetto di (altre) carte bollate: “E’ un affidamento senza gara, illegale – dice il sindaco di Pietrasanta – a cui ci siamo sempre opposti. Doveva trattarsi di una soluzione temporanea ma, visto che è oggetto di continue proroghe, presenteremo un esposto in Procura e alla magistratura contabile perché potrebbero sussistere seri danni erariali, di cui rischia di beneficiare il soggetto privato coinvolto nella gestione”.
Infine, da parte di Mallegni, un ringraziamento alla giunta regionale: “Il mio attacco non è diretto a Firenze. Siamo grati alla giunta regionale per l’attenzione che riserva al territorio versiliese, manifestata di recente anche con il patrocino agli eventi della Versiliana e del Pucciniano”.