Hanno suonato al campanello, di un appartamento di un condominio in via Fiorillo, di giovedì, giorno del mercato ambulante a Marina. La pensionata ha socchiuso la porta e due uomini si sono introdotti dentro, immediatamente, arrivando con due falcate in mezzo al corridoio. Si sono presentati come tecnici Enel e hanno detto alla signora che dovevano fare degli accertamenti. Poi, in maniera brusca, le hanno intimato di andare in bagno perché dovevano fare tutti i controlli per i nuovi tracciati.
La signora, molto turbata, è andata nella stanza da bagno e qui, con grande prontezza di spirito, ha chiamato la vicina, che era sul balcone a stendere i panni, dicendole di andare da lei, che stava succedendo qualcosa di poco chiaro. I due finti tecnici si sono accorti di qualcosa, e hanno sentito la padrona di casa parlare dalle finestra con la vicina. A quel punto, così come erano entrati, si sono allontanati dall’appartamento. Senza dire nulla. Sono letteralmente scappati. La pensionata è rimasta scossa da quanto accaduto, soprattutto per il modo, violento, con cui i due uomini sono entrati in casa, spalancando la porta che la signora aveva tenuto socchiusa.
E intanto, proprio alla luce degli ultimi fatti verificatisi nella provincia apuana Enel Energia ed e-distribuzione tornano a proporre alcune raccomandazioni per evitare di essere ingannati da sconosciuti che si presentano come operatori Enel, per riconoscere i dipendenti e gli agenti del Gruppo Enel e per ricordare tutti i servizi garantiti dai Punti Enel del territorio. Le cose da fare sono semplici: prima di tutto pretendere sempre l’esibizione del tesserino Enel di riconoscimento. Tutti i dipendenti Enel sono in possesso di un tesserino plastificato con logo aziendale, foto e dati di riconoscimento. Enel invita inoltre a non accettare nessuna transazione economica a domicilio: nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro viene effettuata a domicilio quindi partendo da questo on vengono richiesti pagamenti agli utenti direttamente a casa.
Per quanto riguarda le verifiche dei contatori, Enel effettua periodicamente dei controlli a distanza dei gruppi di misura per garantirne il corretto funzionamento. In alcuni casi occorre una verifica del contatore direttamente sul posto attraverso il proprio personale qualificato, il quale è comunque sempre munito di tesserino. Le squadre operative, comunque, intervengono sempre sulla rete a monte dei contatori fino al gruppo di misura stesso e non sugli impianti elettrici privati all’interno delle abitazioni. Anche in questi casi, il personale di Enele e -distribuzione che interviene sul posto non è autorizzato a chiedere né accettare pagamenti dai clienti. E, soprattutto, nessun oggetto di valore, quale oro o argento, può essere richiesto con la scusa di far funzionare o sistemare il contatore: ogni strumento utile all’esecuzione di eventuali verifiche o interventi è in possesso dei tecnici di e-distribuzione. «Non consegnare mai – si raccomanda Enel – oggetti di valore a chi li chiede né metterli in frigorifero, per presunte fughe di gas o simili, si tratta soltanto di falsità».
il tirreno