
Chiediamo quindi a Gaia spa, nel rispetto degli utenti, se può spiegare cosa significa ipotizzare che il divieto di distacco del contatore possa essere riconosciuto per tutti, oltre a quelli con certificate motivazioni di indigenza, che credo debba essere riconosciuto come obbligo etico e costituzionale. Come, quando e chi decide se questa possibilità si tradurrà nel riconoscimento che l’erogazione dell’acqua è un diritto vitale da rispettare? Altro aspetto che ha bisogno di una dichiarazione inequivocabile da parte di Gaia è appunto il fatto che il riduttore di flusso verrà installato “per un periodo da definire”. Anche in questo caso, visto che il rapporto tra gli utenti e la società è in divenire, vorremmo fosse chiarito come, quando e chi definirà questo periodo, ma soprattutto se al termine di questo tempo la gratuità dell’installazione del riduttore di flusso sarà riconosciuta ancora nel caso che la morosità sia protratta, ovvero che l’utente non sia in grado di pagare gli importi pregressi, oppure in quel caso scatterà l’addebito del costo del riduttore, oltre all’importo e agli oneri previsti nel recupero crediti.
Si faccia assoluta chiarezza se non si vuol generare confusione.