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venerdì, 7 ottobre, 2016

https://www.antenna3.tv/2016/10/07/stefano-caruso-ce-poco-da-stare-gai/

Mediavideo Antenna3

Stefano Caruso “C’E’ POCO DA STARE GAI….”

di  Redazione web

Gaia approda in consiglio comunale in due odg diversi nel loro contenuto. Uno chiede di avviare una procedura esterna di consulenza per verificare l’effettiva possibilità di uscire dal gestore idrico; l’altro di modificare la legge regionale e rivedere il perimetro dell’ATO riducendolo al bacino idrografico.

Dopo la sceneggiata iniziale per la verifica del numero legale, garantito come sempre da stampelle dell’opposizione, si decide per una sospensione atta a verificare la possibilità di integrare i due documenti.

Si nota, purtroppo, anche l’assenza del consigliere regionale di riferimento.

Nella riunione con i capigruppo, il sindaco esprime le sue motivazioni con la chiara affermazione che da Gaia non si può uscire, mentre quanto richiesto dall’altro odg sembra sia un percorso condivisibile.

Logica conseguenza: il primo odg diventa inutile in quanto sarebbe uno spreco di denaro inutile se non si può uscire da Gaia.

Si cerca, quindi, la sintesi tra i due documenti e si perviene ad un nuovo documento integrato che sembrerebbe soddisfare anche le esigenze del sindaco.

Dopo la lettura in aula, poiché nella fretta non è stato possibile riscriverlo in “bella copia”, si aprono scenari che la dicono lunga su quanto a parole siano tutti bravi, ma nei fatti nascono distinguo e relative  prese di posizione.

9 voti contrari della maggioranza. 5 favorevoli (tra cui il mio) nell’opposizione e poi una pletora di non votanti.

Sebbene possa comprendere i mal di pancia di maggioranza che hanno avvolto 3 consiglieri portandoli a non votare, difficilmente si comprendono i 5 non votanti dell’opposizione (arancioni e UDC). Ci si potrebbe sprecare in dietrologia spicciola, però.

Dunque il consiglio comunale di Massa, nella sua maggioranza di sinistra-centro continua a non voler intraprendere una politica di rilancio e di sviluppo a medio/lungo termine, basandosi solo sulla contingenza dei nudi numeri da far quadrare.

Volontà di intraprendere azioni che potrebbero disturbare l’establishment non ce ne sono.

E nel mentre i cittadini si agitano e si ribellano sperando di vedere soddisfatte le loro richieste che sfociano in ennesime promesse dal sapore meramente elettorale.

Allo stato attuale, un documento che poteva aprire nuovi scenari non è stato votato, forse con il preciso scopo di tenere ancora la gente in stato di bisogno per poterla meglio controllare.

 

Il consigliere comunale

Stefano Caruso

ore: 13:10 | 

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