Insieme all’ Associazione Massa Città Nuova stiamo individuando soluzioni accettabili per risolvere la carenza di alloggi popolari e l’impossibilità di alcuni a trovare soluzioni  per avere una tetto,purtroppo a Massa, se ne parla poco, ma diversi italiani vivono in macchina o in luoghi non adatti come, ad esempio, i fondi commerciali. Ogni giorno decine di famiglie soffrono in silenzio la propria disperata situazione, fino al giorno dello sfratto e spesso mi succede che mi telefoni qualcuno piangendo e lamentandosi si essere stato abbandonato dalle istituzioni e poi, tante  persone che nonostante la grave situazione, non sono conosciute dai servizi sociali per vergogna a presentarsi negli uffici pubblici dichiarando la propria tragica condizione. Insomma, credo che di fronte a ciò si debba reagire in tutti i modi per evitare gesti disperati ed in considerazione del fatto che L’ Amministrazione Comunale di Massa negli ultimi 3 anni non ha fatto nulla per superare le problematiche di emergenza abitativa. Tanto che, mentre i cittadini continuano ad arrangiarsi per poter vivere e riposarsi anche senza una casa, il comune non fa nulla per accelerare i tempi di ristrutturazione dei 17 ALLOGGI POPOLARI POPOLARI liberi, dei quali, alcuni,  devono essere assegnati per le emergenze abitative come da Legge regionale. La prima iniziativa messa in pratica insieme a Massa Città Nuova è la ” Convivenza Sociale”, una formula di tipo privatistico ma efficace per risolvere molte situazioni difficili come nel caso della vecchietta che L’ altro ieri doveva abbandonare la Turimar, dove era ospitata da parecchio tempo, e non sapeva dove alloggiare, perché, pur disponendo di una pensione di reversibilità del marito, le agenzie, in considerazione dell’ età, non gli affittano l’appartamento. Allora cosa abbiamo fatto ? Abbiamo individuato una persona che vive da sola in un alloggio popolare, con una pensione sociale minima e quindi con difficoltà di sopravvivenza e in quel l’appartamento abbiamo trasferito la vecchietta. Finale : La pensione  sociale della signora che ha in affitto l’appartamento, con una parte della pensione dell’ anziana permetteranno a tutte e due di pagare le utenze, l’affitto della casa e il mangiare. Inoltre , la signora più giovane si farà carico di far da mangiare e di effettuare le pulizie. Questa formula può essere tranquillamente diffusa su tutto il territorio a persone che naturalmente riescono a trovare un punto d’incontro e di accordo sulla convivenza e in questo modo i problemi di mancanza di alloggi non saranno certamente risolti, ma saranno emarginati molti disagi di cittadini soli e senza casa. Chi è interessato ad effettuare  un’operazione del genere può contattarmi al numero 320 8514178, nel merito ho già diverse persone sole che desiderano coabitare con qualcuno contribuendo naturalmente alle spese.