Grande partecipazione alla cerimonia commemorativa del 72° anniversario della strage di Bergiola Foscalina, organizzata dal Comune, con il patrocinio della Provincia di Massa – Carrara e l’adesione delle Associazioni Partigiane, d’Arma e Civili.
Dopo la deposizione di corone al Sacrario all’interno del cimitero del Paese, il Cappellano Militare della Guardia di Finanza Don Massimo Ammazzini e il Parroco di Bergiola Foscalina Don Massimo Nocchi hanno celebrato la Santa Messa. Al termine i saluti del Sindaco Angelo Zubbani, del Prefetto Giovanna Menghini, che nel rendere omaggio ai caduti ha esaltato il carattere fiero della gente apuana e del Generale di Brigata Michele Carbone Comandante Regionale Toscana della Guardia di Finanza.
Il Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Senatore Riccardo Nencini nell’orazione ufficiale si è rivolto in particolare agli studenti delle scuole, rappresentati dagli allievi dell’Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte, accompagnati dalle insegnanti: alle nuove generazioni è affidato l’importante compito di mantenere viva la memoria di queste tragiche vicende, dove donne, uomini e bambini persero la vita per la riconquista e la salvaguardia della libertà. Il valore della libertà è stato l’elemento centrale dell’intervento di Nencini, che ha invitato i giovani a vigilare costantemente affinché non venga mai messa in pericolo. Il Senatore Nencini si è poi soffermato sulla Lotta di Liberazione in Italia e in Toscana, esaltando il ruolo di quanti hanno combattuto dalla parte giusta e ricordando il fondamentale apporto delle donne che, oltre a supportare gli uomini in combattimento, avevano la responsabilità di mandare avanti le famiglie.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione di corone alla lapide che ricorda la strage della popolazione civile e il sacrificio del Maresciallo Maggiore Vincenzo Giudice, alla presenza di una rappresentanza della Guardia di Finanza di Massa – Carrara con un picchetto d’onore.
L’iniziativa commemorativa ha voluto tenere viva la memoria dei fatti accaduti il 16 settembre 1944, quando reparti delle SS e delle Brigate Nere radunarono gli abitanti inermi di Bergiola Foscalina: uomini, donne e bambini caddero sotto le raffiche di mitragliatore, mentre le abitazioni furono devastate dal lancio di bombe. I nazifascisti rastrellarono tutto il paese, devastandolo e incendiandolo casa per casa: le persone che non furono trucidate sul posto, furono radunate nella scuola, dove fu concluso il massacro. Alla scuola fu appiccato il fuoco e i sopravvissuti furono bruciati vivi con i lanciafiamme. Le vittime accertate furono 61: tra questi cadde, con la moglie e i due figli, il Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice, ucciso nell’estremo tentativo di salvare gli abitanti del paese dal massacro.