Con l’odierna ordinanza n. 43, il sindaco Silvia Magnani revoca le proprie precedenti ordinanze, la n. 36 del 31 luglio 2016, che vietava di consumare frutta e ortaggi raccolti nei terreni ubicati ad Albiano Magra, Caprigliola, Stadano e Aulla centro, e la n. 38 del 1° agosto 2016, che disponeva il divieto di pascolo di animali, di utilizzo di foraggi e cereali per alimentazione animale provenienti dalle aree di cui sopra e di tenere all’aria aperta gli animali da cortile per evitare il razzolamento.
Le ordinanze n. 36 e n. 38 si erano rese necessarie a causa dell’incendio di domenica 31 luglio alla ditta Costa di Albiano Magra, ordinanze la cui natura cautelativa è venuta meno grazie alla seguente e odierna nota dell’ASL: “Si comunica che a seguito dei campionamenti di verdure effettuati in occasione dell’incendio del 31/07/2016, che ha interessato la ditta Costa Mauro di Albiano Magra di Aulla, visto l’esito delle analisi comunicato dall’ARPAT, considerato che le stesse risultano non evidenziare pericoli per la salute pubblica e nella filiera alimentare, essendo la concentrazione degli inquinanti ricercati inferiore ai limiti di legge ovvero, per le sostanze non regolamentate, coerente o inferiore ai dati riportati, in condizioni ordinarie, dalla letteratura nazionale e internazionale, si propone la revoca delle ordinanze sindacali emesse nella circostanza (ordinanza del 31/07/2016 ed integrazione del 01/08/2016)”.
Nel frattempo, domani (venerdì 12 agosto) alle ore 18, presso la sala consiliare del municipio, si svolgerà un consiglio comunale aperto con un unico punto all’ordine del giorno: situazione relativa all’impianto Costa Mauro ad Albiano Magra.
Una seduta durante la quale si potrà intervenire nel dibattito grazie alla sua natura aperta, a cui ha garantito la sua presenza l’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Federica Fratoni.
L’invito a partecipare all’assise è stato esteso ai parlamentari eletti nella nostra Provincia, ai consiglieri regionali, ai presidenti della Provincia di Massa Carrara e dell’Unione di Comuni Montana della Lunigiana, all’ufficio igiene e salute pubblica dell’ASL, all’ARPAT, all’ATO Toscana costa e ai Vigili del Fuoco.