Il dibattito che si è sviluppato negli ultimi mesi relativo agli spazi definiti “angusti” dell’ambulatorio in cui si trova ad operare il personale medico-infermieristico del Punto di Primo Soccorso del P.E.T. 118 aullese, la cui sede è ubicata, dal marzo dello scorso anno, presso la Casa della Salute di Aulla, ci ha spinto ad una doverosa riflessione ed a raccogliere le legittime rimostranze degli utenti, verso i quali abbiamo precisi doveri di chiarezza e che costituiscono, peraltro, un bacino di utenza di circa 25mila abitanti, portandoci ad ipotizzare due possibili provvedimenti rapidamente eseguibili in attesa di soluzioni migliori quando si renderanno disponibili altri spazi.
Vogliamo premettere una volta ancora che la finalità dei Punti di Primo Soccorso situati all’interno dei Punti di Emergenza Territoriale del Sistema 118 è quella di ridurre l’accesso di cittadini affetti da lievi patologie ai Pronto Soccorso Ospedalieri, in virtù della disponibilità di un medico del 118 non sempre impegnato in missioni istituzionali di emergenza/urgenza sul territorio (come disposto dalla Regione Toscana con la Delibera della Giunta Regionale n. 507/2007).
A questo proposito è fondamentale sottolineare quali sono le lievi sintomatologie che possono essere trattate presso un PPS:
congiuntivite; corpo estraneo congiuntivale; patologie prime vie aeree; otalgie; dolore articolazione temporo – mandibolare; dolore alveolo – dentario; gengivo – stomatite; costocondrite; ingestione di corpo estraneo; gastroenterite non complicata; cistite; ritenzione urinaria; dolore mestruale; dolori muscolari; contusioni e distorsioni minori; sintomatologie algiche osteo – articolari; lacerazione semplice; profilassi antitetanica; suture di brevi ferite (lineari e non estetiche); punture da animali marini ed insetti; ferite superficiali da non suturare; abrasioni; dermatiti da contatto; ustioni da mezzi fisici e chimici, fino al 2° grado, di piccola estensione; orticaria; crisi di panico.
Ribadito questo aspetto essenziale, esponiamo la prima ipotesi: essa prevederebbe lo spostamento del solo ambulatorio del Punto di Primo Soccorso (PPS) presso la sede della Pubblica Assistenza “Croce Bianca” di Aulla.
Il PPS verrebbe gestito dall’altro medico del 118 presente ad Aulla (che si trova proprio all’interno dei locali della Pubblica Assistenza ed è addetto al Trasporto Assistito della Zona della Lunigiana) con orario 8-20; resterebbe, invece, invariata la sede logistica del P.E.T. e dell’attuale equipaggio (medico + infermiere con automedica h24) presso la CdS.
Questa soluzione consentirebbe:
di avere locali più ampi per il PPS (era la vecchia e collaudata sede antecedente allo spostamento
dell’equipaggio dell’automedica presso la CdS);
di mantenere il turno infermieristico notturno, poiché l’equipaggio medico/infermiere su
automedica rimarrebbe all’interno della Casa della Salute di Aulla e, quindi, questa figura
professionale che è attualmente sostenibile solo grazie ad un finanziamento che ne prevede un
utilizzo integrativo nel “chronic care model” (un modello di assistenza medica dei pazienti affetti
da malattie croniche che può essere operativo solo presso la Casa della Salute) non verrebbe
messa in discussione.
La seconda ipotesi, invece, prevederebbe lo spostamento di tutto il personale del P.E.T. (medico ed infermiere dell’automedica) e dell’ambulatorio del PPS presso la sede della Pubblica Assistenza di Aulla, ove già opera l’altro medico 118 dedicato al trasporto assistito della Lunigiana; ciò comporterebbe, però, la perdita dell’infermiere notturno a bordo dei mezzi, poiché questa figura, come detto precedentemente, è legata all’attività integrativa per il “chronic care model”.
Si tornerebbe, quindi, ad un assetto che vede l’automedica con medico + infermiere solo in orario diurno e un’ambulanza con medico a bordo in orario notturno
Il Direttore Generale ASL Nord Ovest
Dott.ssa Maria Teresa De Lauretis