
“I piccoli Comuni hanno l’80% del territorio e dei problemi: non è giusto non siano coinvolti nelle scelte”.
A dettare legge i Comuni che detengono il 60% delle quote:
“Carrara, Massa e Viareggio vogliono decidere per tutti, ma avere più quote non significa avere più problemi di gestione del territorio”.
Molto criticata anche la scelta dei membri nuovo Cda, presa a porte chiuse e portata in Assemblea: “La politica delle logiche spartitorie ci ha stancato: l’acqua pubblica non serve a nominare rappresentanti, ma garantire un servizio a basso costo ai cittadini. Gaia fa esattamente il contrario”.
Nuovo Presidente Colle, Vice Martinengo.
La pressione di Matteo Mastrini, che nei giorni scorsi aveva chiesto di rivedere le indennità porta un primo risultato: i membri del Cda passano da cinque a tre, gli emolumenti da 88 a 66 mila Euro: “Per me sono sempre troppi, ma apprezzo il segnale”.
Ora i Comuni saranno chiamati a deliberare l’atto di rinuncia al percorso di ingiunzione nei confronti di Gaia: “Noi non lo approveremo”.
Sulle scelte per il futuro Mastrini è chiaro: “Chi ha ridotto Gaia così ora pretende garanzie. Noi rappresentiamo i cittadini: questi signori dovrebbero capire che la popolazione è stanca di promesse e paga i frutti delle scelte sbagliate”