I carabinieri hanno perquisito l’abitazione di don Luca Morini, ribattezzato “Don Euro” dai parrocchiani dopo la scandalo. Secondo l’accusa della magistratura , il prelato chiedeva soldi ai parrocchiani per organizzare festini in hotel di lusso, a base di sesso e droga. I militari hanno portato via diversi documenti, tra cui carte che attesterebbero le operazioni bancarie. Gli uomini del nucleo investigativo e operativo dell’Arma hanno eseguito l’ordine del sostituto procuratore Alessandra Conforti, titolare dell’indagine che vede il prete indagato per appropriazione indebita e truffa.
Dagli approfondimenti sono emerse alcune denunce di persone truffate dal prete, che hanno portato alla perquisizione di stamani. Dalla casa di don Euro, a Massa, sono stati sequestrati diversi documenti cartacei mentre non sono stati trovati né computer, né dischi di memoria esterni. Dopo la perquisizione, il prelato ha raggiunto la caserma dei carabinieri con il suo legale a piedi.