
I professionisti competenti in materia di lapideo si sa scarseggiano, lo confermano le dichiarazioni dei vertici dell’Ufficio Marmo del Comune di Carrara, a caccia di nuovo personale e gli appelli di Regione Toscana e Asl, che soprattutto dopo l’ultima drammatica serie di incidenti mortali hanno insistito sulla necessità di figure competenti da inviare nei bacini marmiferi per controlli e verifiche.
Una risposta a queste esigenze potrebbe arrivare di qui a qualche anno dall’Istito tecnico Domenico Zaccagna che ha annunciato l’apertura, dall’anno scolastico 2016/2017 del nuovo indirizzo di specializzazione “Geotecnico”. L’accesso a questo corso sarà aperta agli iscritti al terzo anno di Costruzioni Ambiente e Territorio e servirà a formare nuovi tecnici con spiccata specializzazione nel settore ambientale e nella gestione del territorio con particolare riferimento al settore estrattivo e lapideo. «Si è ritenuto di offrire agli studenti la possibilità di specializzarsi in settori che oggi assumono una importanza rilevante nel territorio sia nazionale sia, in particolare, provinciale» spiega la dirigente Marta Castagna, precisando che il nuovo tecnico avrà una specifica preparazione nella gestione del territorio e dell’ambiente con espresso riferimento ai controlli della stabilità dei versanti, alla regimazione dei corsi d’acqua, agli interventi di carattere ambientale del territorio, alla conduzione di bonifiche ambientali del suolo e del sottosuolo, allo
studio della sicurezza sui luoghi di lavoro. Materie che tra alluvioni e incidenti in cava sono ormai all’ordine del giorno del dibattito cittadino da qualche anno. Se si pensa poi che questa nuova figura professionale, avrà anche una specifica specializzazione sulle problematiche legate alla filiera del marmo – dalla lavorazione in cava, ai centri di trasformazione, alla sicurezza sui
luoghi di lavorazione – l’istituzione del nuovo corso suona come una risposta diretta alle norme previste dalla legge regionale 35 sulle attività estrattive.