
E’ attesa per le prossime ore la decisione del Tribunale regionale amministrativo sul ricorso contro l’affidamento dei lavori per la realizzazione del forno crematorio di Turgliano. La società Gemma, uscita soccombente dalla gara, ha infatti contestato i criteri di valutazione per l’individuazione del vincitore, ovvero la Ciroldi Spa: si tratta di due ditte specializzate nel settore che hanno partecipato al bando per i lavori di realizzazione dell’impianto. La decisione del Tar arriverà a stretto giro ma intanto i lavori in via Turgliano proseguono e questo perché le opere in corso riguardano non l’impianto ma la costruzione dello stabile che lo ospiterà. Anche per questo prosegue la mobilitazione del comitato di cittadini che si sono schierati contro il forno crematorio. Nella riunione di questo pomeriggio il gruppo di residenti ha preso atto della difficoltà di impedire la realizzazione dell’opera e ha così ridefinito i propri obiettivi: di qui la richiesta all’amministrazione di limitare l’utilizzo dell’impianto ai soli residenti del territorio comunale e la possibilità, per gli stessi membri del comitato, di monitorare i dati sulle emissioni del forno crematorio. Un pool di avvocati, intanto, è impegnato nella ricerca di “cavilli” tra gli atti che hanno portato all’avvio dei lavori, nella speranza di trovare qualche vizio o qualche irregolarità che permetta di stoppare l’impianto. Intanto il comitato ha rilanciato la sua richiesta di incontrare il sindaco di Carrara Angelo Zubbani che finora non ha risposto alle missive inviate dai “no-forno”.