Non solo ampliamento e riqualificazione. All’interno di Esselunga in versione “large” è prevista anche la «possibile» apertura di un bar e di una profumeria: per la precisione di un «ampio esercizio di bar con tavola calda» e un negozio «specializzato in articoli di profumeria e igiene della persona». È tutto contenuto nel progetto che la Villata spa ha presentato, ormai quasi due anni fa, all’amministrazione comunale la quale, all’epoca, trasformò il tutto in una variante anticipatrice assorbita poi dal regolamento urbanistico.

Un passaggio (da variante anticipatrice a regolamento urbanistico) che non è andata giù a una parte di politica che voleva veder realizzato quel progetto in fretta e furia, dal momento che dalla sua realizzazione dipende quella di altre opere importanti per la città: due rotatorie nel viale Roma e la riqualificazione di villa Rinchiostra. Senza dimenticare che con l’ampliamento del punto vendita della catena milanese si verrebbero a creare nuovi posti di lavoro, che, in un periodo come questo, fanno gola. E parecchio.

A battere su questo punto ieri mattina durante la commissione urbanistica a cui ha partecipato anche il sindaco, Alessandro Volpi, è stato il consigliere comunale di Articolo primo, Simone Ortori. «Eravamo per la variante anticipatrice – dice – perché occorre dare certezza alle aziende che vogliono investire. Non solo Massa ma l’intero paese, non può più permettersi di fare aspettare anni per poter pianificare nuovi investimenti produttivi».

Il progetto, come detto, è stato inserito nel regolamento urbanistico e fino a quando questo non verrà approvato non si muoverà una pietra. Ma il sindaco garantisce: «Il regolamento urbanistico verrà approvato entro la fine dell’anno». E aggiunge, replicando a Ortori: «Era più sensato inserire il progetto all’interno del suo contenitore naturale – dice – che è appunto il regolamento urbanistico. Le varianti anticipatrici sono un’eccezione e tale devono rimanere. Quando la abbiamo approvata (nel novembre del 2014, ndr) non sapevamo quanto tempo sarebbe passato prima dell’adozione del regolamento urbanistico».

In ogni caso, come vuole le legge regionale 65 del 2014, Esselunga dovrà passare da un iter di copianificazione con la Regione per potere partire coi lavori. Proprio come sta facendo a Livorno dove il progetto è quello di aprire un nuovo punto vendita.

Ma vediamo qual è il progetto. Anzitutto il do ut des: il Comune permette l’ampliamento ma in cambio Esselunga finanzia «fino a 1 milione e cento mila euro» la riqualificazione di villa Rinchiostra, del parco e la realizzazione del due rotatorie nel viale Roma (agli incroci con via Romana e con via Fantoni-Marchetti). Il supermercato può a quel punto riqualificare e ampliare la struttura, per allinearsi altri supermercati.

Il progetto prevede infatti l’ampliamento fino a 3.800 metri quadrati di vendita (rispetto agli attuali 2.450), la «possibile» apertura di un bar e di una profumeria e la creazione di 280 nuovi parcheggi interrati (che così arriverebbero a 650). In questo modo, fa sapere la società, si creerebbero trenta nuovi posti di lavoro. «Anche gli attuali dipendenti – si legge nel progetto – oggi costretti a operare in spazi diventati angusti a seguito dello sviluppo negli anni dell’attività commerciale, si gioverebbero di ambienti più ampi e modernamente confortevoli tali da ridurre la loro fatica lavorativa».

Il progetto adesso scorre su due binari paralleli: da una parte quella del regolamento urbanistico – che secondo l’amministrazione comunale verrà appunto approvato entro fine 2016 – e quella della copianficazione, che deve però ancora iniziare. Ma anche su questo il primo cittadino è fiducioso: l’iter finirà entro l’anno.