Uno sciopero provinciale del commercio. È quello indetto per il primo maggio (come annunciato) dalla Ugl Terziario. Tutto parte dalla decisione del Carrefour di tenere aperto per la giornata della Festa dei lavoratori.
«La nostra storia, ma in particolare modo la cultura regionale e provinciale non può accettare che si rinunci a dei valori acquisiti nel tempo – commentaFrancesco Vannucci, segretario provinciale della Ugl Terziario – che rappresentano dei veri pilastri di un’identità collettiva propria dei luoghi di appartenenza, andando a perdere quei riferimenti sempre attuali ereditati dal passato, in una società sicuramente moderna, ma altresì altruista e solidale».
La liberalizzazione delle giornate lavorative festive e domenicali, come ricorda Vannucci «è iniziata con il decreto legislativo del Bersani del 1998 che dava la possibilità oltre alle aperture fisse annuali, anche la facoltà a Regioni, Comuni turistici e città d’arte di potere usufruire di ulteriori deroghe alle chiusure. In seguito con il decreto Monti “Salva Italia” del 2012, abbiamo vissuto una completa cancellazione di ogni limite degli orari di vendita al pubblico e delle giornate lavorative. Nel nostro Comune a Massa, fino ad oggi, si era rispettato un compromesso siglato fra i rappresentanti aziendali territoriali e le sigle sindacali, diventando in seguito esecutivo con decreto 118, delibera del sindaco di Massa,dove venivano fissate solo a cinque giornate le chiusure nell’anno, tra cui il primo maggio».
Lo sciopero è stato comunicato con una nota alle aziende della Gdo, Federdistribuzione,Distribuzione Cooperativa,Confcommercio e Confesercenti. «La modalità dello sciopero – fa sapere ancora Vannucci- e che i dipendenti si asterranno per tutto il turno lavorativo della giornata dalla propria attività nel posto di lavoro». Anche le altre tre sigle hanno annunciato lo sciopero per la giornata del primo maggio, proprio come lo scorso anno hanno fatto per il 25 aprile.