Una botta tremenda contro un palo di un cartello stradale gli è costata la vita. A soli 54 anni. Silvio Felici, commerciante ambulante residente al Cinquale è morto così mentre viaggiava in sella alla sua moto di grossa cilindrata. Era circa le 16 quando ha perso il controllo del motocicletta, forse per una distrazione o a causa di un malore. In via Stradella, ai Ronchi.
L’unica cosa certa è che nessun altro mezzo è rimasto coinvolto e nemmeno ha fatto uscire di strada il centauro. Le condizioni del cinquantenne sono sembrate subito disperate. Era steso sull’asfalto e respirava a fatica. Aveva picchiato la testa contro il sostegno di ferro e nonostante il casco fosse allacciato alla perfezione il trauma cranio ha avuto una vastità che ha impedito ai medici di salvargli la vita.
In via Stradella sono intervenute due ambulanze e i vigili urbani. Il dottore del 118 è riuscito a stabilizzare il paziente e a trasportarlo al Noa. Ma al pronto soccorso Felici è arrivato praticamente in fin di vita. Il medico di turno ha tentato una disperata rianimazione, ma il cuore dell’ambulante si è fermato due volte. Eppoi non è più ripartito. Il decesso è stato dichiarato verso sera. I vigili urbani intanto ai Ronchi hanno svolto i rilievi sull’asfalto e hanno sentito i testimoni.
In pratica il centauro ha fatto tutto da solo: ha perso il controllo della moto e ha colpito il palo che sosteneva il cartelli stradale senza provare una disperata manovra per evitare l’impatto oppure frenare. Una dinamica che fa pensare a un malore improvviso.
Felici abitava al Cinquale non la sua famiglia, moglie e due figli. Proprio con la moglie, Barbara, da anni faceva i mercati ambulanti con un rifornito banco di abbigliamento. A Montignoso lo conoscevano tutti, non solo per l’attività svolta nei mercati, ma anche perché aveva fatto parte tempo fa delle Proloco come consigliere. E con l’associazione montignosina Silvio Felici era sempre in prima linea quando si trattava di organizzare le sagre e le feste di paese. In quella del pesce e in quella della birra al Cinquale Silvio era davvero instancabile, non si risparmiava mai ed era sempre a disposizione degli altri. Così lo ricordano ancora, annichiliti dal dolore, gli amici della Proloco che con Silvio hanno condiviso tanti momenti spensierati legati al divertimento e all’estate. E che ieri lo hanno pianto per la sua vita spezzata tragicamente. Saputo dell’incidente i suoi congiunti sono accorsi all’ospedale nella speranza che le condizioni di Silvio non fossero così gravi come sembrava. Invece dopo una breve attesa nella sala d’aspetto è bastato lo sguardo del medico per capire che non c’era più nulla da fare.
La notizia è arrivata subito a Montignoso, suscitando il cordoglio di una comunità intera e di tutta quella gente che conosceva e amava Silvio.