In quali condizioni versano gli argini del Carrione nel tratto compreso tra la città e la foce, quali sono i punti critici e quelli su cui intervenire subito. E ancora: qual è la situazione dei rami alti del torrente, quelli situati a monte del centro città e come funzioneranno gli invasi e il bypass di cui si parlò, in modo abbastanza vago, a inizio novembre? A queste domande risponderanno tra poco meno di tre settimane Giovanni Cardinale e Giovanni Seminara, i due docenti universitari a cui la Regione Toscana ha affidato lo studio e la sistemazione del Carrione. I due esperti torneranno a CarraraFiere dove si era tenuta la “prima” presentazione del loro lavoro ormai oltre tre mesi fa per illustrare alla città i progressi compiuti fino a qui. Seminara, il luminare dell’idraulica che ha chiesto l’abbattimento dei ponti storici del centro città, entrerà nel dettaglio dello studio condotto sulla situazione a monte, dove ha ipotizzato di installare degli invasi – ovvero piccole dighe che trattengono l’acqua durante le piogge più intense e la rilasciano gradualmente a evento terminato – e del progetto del bypass idraulico che in caso di piena dovrebbe alleggerire la portata del Carrione, senza trascurare ovviamente l’esame degli affluenti del torrente. Cardinale, l’ingegnere che ha già firmato il progetto di ricostruzione dell’argine crollato, riferirà invece dello stato di salute degli argini del torrente, incluse le costruzioni che in qualche modo influenzano il comportamento delle sponde, indicando i punti deboli tra il centro città e la foce, quelli su cui intervenire prima.

L’annuncio del ritorno dei due professionisti a Carrara è stato dato ieri nel corso del tavolo tecnico organizzato dalla Regione proprio sul caso-Carrione. Il sindaco ha precisato che durante l’incontro non è stato affrontato il tema dell’abbattimento dei ponti storici del centro città, uno dei più spinosi del dibattito sulla messa in sicurezza del torrente. Zubbani si è limitato ad annunciare che sono stati individuati gli attraversamenti privati situati fuori dal centro e che Seminara vorrebbe abbattere: si tratta in totale di sei passerelle, che però non hanno alcun interesse artistico, storico o culturale.

«Finalmente abbiamo la certezza che il nostro torrente è in mano ai migliori tecnici» ha commentato il sindaco di Carrara Angelo Zubbani, annunciando che l’amministrazione regionale, dopo aver acquisito le competenze per la difesa del suolo dalla Provincia, ha “destinato” alla gestione del Carrione due nuovi funzionari, il geologo Enrico Bartoletti e l’ingegner Gennarino Costabile, che faranno da “angeli custodi” al nostro torrente. Intanto, per quanto riguarda l’appalto dei lavori di ricostruzione dell’argine crollato il 5 novembre 2014, proseguono le verifiche sulle ditte che hanno presentato l’offerta migliore. «La Regione vuole essere certa di trattare con aziende che hanno mezzi, competenze e tecnici e non con società composte solo da avvocati» ha rivelato il primo cittadino.