Sono giorni decisivi per la riorganizzazione delle Asl in Toscana e le voci che circolano non ci piacciono.
Infatti, la mia preoccupazione è che la Società della Salute della Lunigiana possa essere accorpata con i Comuni di Massa, Carrara e Montignoso.
Si tratterebbe di un danno inestimabile per la Lunigiana, perché un mutamento del genere determinerebbe la messa in discussione radicale della capacità e della forza di incidere nelle decisioni dei Comuni lunigianesi.
La questione è già stata sollevata in un incontro, a Firenze, con l’assessore alla sanità della Regione Toscana, Stefania Saccardi, un incontro a cui hanno partecipato le Società della Salute toscane.
A Stefania Saccardi abbiamo manifestato tutta la nostra contrarietà per il ventilato accorpamento e mi sembra che l’assessore regionale abbia recepito le nostre preoccupazioni.
D’altronde, non può essere trascurato il fatto che la SdS Lunigiana è una delle poche SdS in Toscana ad avere la gestione a 360 gradi dei servizi, una prerogativa guadagnata in anni di impegno e di proficuo lavoro sul territorio, grazie anche ad uno staff tecnico di altissimo profilo.
Quindi, snaturare un’esperienza così positiva, secondo noi, non è la strada da percorrere.
L’attenzione, di conseguenza, va tenuta alta e grazie ai sindaci lunigianesi, i quali si stanno dando da fare in tal senso, ho fiducia che conseguiremo il nostro obiettivo.
Si tratta degli stessi sindaci che stanno contribuendo, con il pagamento delle loro quote, al mantenimento della qualità e dell’appropriatezza dei servizi che la SdS Lunigiana eroga, sindaci che sollecito a saldare interamente le loro quote.
E, a questo proposito, colgo l’occasione per ringraziare sentitamente l’Amministrazione comunale di Villafranca, con cui le incomprensioni non sono mancate in passato, avendo questa saldato gran parte del debito che aveva nei confronti della SdS Lunigiana.
Il sindaco di Villafranca, Filippo Bellesi, si era impegnato a saldare il debito e si è dimostrato un uomo di parola: per questo lo voglio ringraziare pubblicamente, anche perché le casse del Comune di Villafranca, come noto, non versano in buone acque per responsabilità che davvero non sono da attribuire all’attuale Amministrazione comunale.