“Sacrificio dei risparmiatori preparato a tavolino dalla Commissione Europea, complice il Governo Renzi. Ora lo dice Banca d’Italia”. Il responsabile economico della Lega Nord Claudio Borghi Aquilini commenta così la comunicazione a “Domande e risposte” pubblicata ieri da Banca d’Italia, relativa al decreto che ha azzerato i risparmi di migliaia di cittadini. Dal palco della manifestazione organizzata dai risparmiatori espropriati in piazza Santi Apostoli a Roma l’economista della Lega lancia pesanti accuse a Governo e UE: “Quale altra prova occorre per capire la portata dell’inganno? Bankitalia ha confessato! L’avevamo immaginato fin dall’inizio, ma ora è scritto nero su bianco: i titoli non erano affatto rischiosi, bensì sono stati trasformati in una trappola mortale dalla direttiva europea, nonostante Bankitalia avesse avvisato del rischio. La cosa più sconcertante però è la modalità con cui si è arrivati alla valutazione stracciata dei crediti che ha provocato tale disastro: secondo Bankitalia la decisione omicida è stata imposta in una misteriosa “interlocuzione con la Commissione europea nei giorni immediatamente precedenti la risoluzione” in cui il prezzo venne indicato, non si sa come né da chi, come “unica soluzione accettabile”. Dunque abbiamo un governo che senza fiatare procede all’esecuzione di migliaia di risparmiatori sulla base di un diktat europeo comunicato in un incontro segreto? E Bankitalia non alza un dito pur sapendo che si stavano mandando al macello risparmiatori inconsapevoli? A questo punto sono necessarie le dimissioni del ministro dell’economia Padoan, killer dei risparmiatori su commissione, e del Governatore di Bankitalia Visco, svegliatosi con grave ritardo”. Secondo Borghi Aquilini poi “l’ultima beffa del comunicato di Bankitalia è il rimando alla corte costituzionale sulla tutela del risparmio: le uova vanno protette prima di romperle, inutile rinsavire dopo il danno. Dimissioni subito e risarcimento immediato per i risparmiatori, finanziato recuperando parte dei nostri 63 miliardi regalati all’Unione Europea per i fondi salvastati”.