La notizia è iniziata a rimbalzare da un capo all’altro della città qualche minuto dopo il delitto. Il via vai di sirene è servito poi a confermare che questa mattina a Carrara era accaduto qualcosa. Intorno alle 8, a poco più di mezz’ora dall’omicidio di Antonio Taibi, ucciso a colpi d’arma da fuoco da Roberto Vignozzi, già in città si vociferava di un delitto avvenuto a due passi dal centro storico. La notizia è subito rimbalzata tra i lavoratori che proprio in quei minuti uscivano di casa per iniziare la giornata o tra i tanti studenti diretti verso le scuole del centro. E purtroppo quelle che inizialmente sembravano solo voci fuori controllo si sono rivelate fondate. Il maresciallo Taibi, 47 anni nato a Palermo ma da 20 anni residente a Carrara è stato ucciso sulle scale di casa sua da Roberto Vignozzi. L’ex postino, 72 anni residente in località la Fabbrica, ha ucciso il militare per vendetta, perché, ormai qualche anno fa, aveva indagato sulle malefatte dei suoi figli, Alessandro e Riccardo entrambi da tempo nel mirino delle forze dell’ordine per reati di droga. L’omicidio è avvenuto in via Monte Rosso 2 bis, dove viveva Taibi con la famiglia. A due passi dall’Ospedale Civico, subito dietro la sede dell’Istituto Figlie di Gesù. E proprio i piccoli alunni della scuola paritaria sono stati tra i primi ad accorgersi che stamani era accaduto qualcosa di strano. Ignari dei dettagli dell’omicidio si sono solo accorti che il loro pullmino non li ha fatti scendere alla solita fermata ma qualche centinaio di metri più in là. E questo perché il servizio di trasporto scolastico dell’istituto avrebbe dovuto fare tappa proprio davanti all’abitazione di Taibi, subito transennata dalle forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni il maresciallo sarebbe stato ucciso da colpi d’arma da fuoco sparati da breve distanza, mentre si trovava nelle scale del palazzo dove viveva con la moglie e i figli. Inutili i soccorsi: quando il personale sanitario è arrivato sul luogo del delitto per il militare non c’era più nulla da fare. Di lì a poco in via Monterosso 2 bis si sono ritrovati i vertici locali dell’arma ed Emanuele Saltalamacchia, comandante della legione toscana dei carabinieri oltre al pm titolare dell’inchiesta, Alberto Dello Iacono raggiunto poco dopo anche dal procuratore capo Aldo Giubilaro.
La famiglia Taibi ha ricevuto la visita del sindaco di Carrara Angelo Zubbani, accompagnato dall’assessore Dante Benedini. «L’uccisione del Maresciallo Antonio Taibi, per il luogo e il modo in cui è avvenuta deve farci riflettere sulla violenza che affiora ogni giorno nella nostra società» ha commentato in una nota il primo cittadino. «Il Maresciallo Taibi ha pagato, come purtroppo troppo spesso accade agli uomini delle forze dell’ordine, la sua dedizione e il rispetto per la giustizia e la legalità ovunque e comunque» ha sottolineato Zubbani, definendo quanto accaduto questa mattina nel cuore della città «una tragedia assurda».
foto Il Trreno