Allo scopo di chiarire la situazione relativa ai permessi rilasciati alla ditta Costa, che lavora rifiuti ad Albiano Magra, l’Amministrazione comunale ha avviato, attraverso i suoi uffici competenti, un apposito procedimento che si è concluso il 7 gennaio.

Scopo dell’iniziativa era definire il quadro puntuale della situazione relativa all’azienda, accertando tutti gli aspetti relativi alle pratiche urbanistiche, le sole di competenza del Comune di Aulla, perché quelle relative al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti competono esclusivamente alla Provincia di Massa Carrara.

La relazione conclusiva è stata inviata a tutti gli enti interessati (Regione, Provincia, Vigili del Fuoco, Asl, Arpat, Unione di Comuni Montana della Lunigiana) e alla ditta Costa in quanto direttamente interessata.

Il procedimento riguardava il capannone nel quale si è sviluppato l’incendio nella notte del 4 ottobre 2015 e, dati la complessità del tema e il quadro giuridico che sovrintende all’esercizio del trattamento dei rifiuti, ha necessitato di un lavoro complesso di ricostruzione di tutti gli aspetti relativi all’insediamento.

Sono state incontrate anche particolari difficoltà nel recuperare presso altri enti la documentazione necessaria a ricostruire l’iter della pratica, che risale al 2003 e riguarda l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio del capannone utilizzato dalla ditta Costa.

Nella relazione conclusiva il responsabile del procedimento ha evidenziato quanto segue:

  • in merito al permesso a costruire, che non è stato mai richiesto al Comune di Aulla, viene sollecitata una formale dichiarazione da parte della Provincia di Massa Carrara, unico soggetto a potersi esprimere in merito;
  • l’impianto pare autorizzato con un atto della Provincia che, in forza del decreto Ronchi allora vigente, avrebbe dovuto sostituire anche il permesso a costruire di norma rilasciato dal Comune;
  • nell’atto della Provincia si legge che questo non sostituisce tutte le altre necessarie autorizzazioni e a tale posizione la Provincia si è allineata anche nel corso dei successivi procedimenti e comunicazioni ufficiali;
  • trattandosi di un atto di competenza della Provincia, solo la stessa può dare la risposta e la relativa interpretazione, attesa dal Comune;
  • dall’analisi degli atti relativi al capannone emergono anomalie nel percorso autorizzativo, che saranno oggetto di ulteriori procedimenti di verifica interni al Comune;
  • dalla ricerche effettuate emerge la mancanza di atti necessari all’esercizio dell’impianto quali collaudo statico e certificato di agibilità;
  • per quanto riguarda il Comune e le competenze ad esso riconosciute dalla legge e dalla giurisprudenza in materia, la mancanza di questi atti da sola non impedisce il prosieguo dell’attività dell’impianto, ma altre valutazioni in proposito sono di competenza specifica di Asl e Vigili del Fuoco, ai quali è stato inoltrato il documento.

 

“L’Amministrazione comunale, che su questa vicenda intende disporre di tutti gli elementi di conoscenza da condividere con i cittadini – sottolinea il sindaco di Aulla, Silvia Magnani – resta in attesa di avere da parte della Provincia di Massa Carrara una chiara e inequivoca interpretazione dei contenuti in risposta alla richiesta che abbiamo inoltrato e, conseguentemente, degli effetti dell’atto con cui, nel lontano 2003, la Provincia ha approvato il progetto di ampliamento dell’impianto di via Casalina ad Albiano Magra.

Ovviamente – conclude il sindaco – aspettiamo che anche Asl, Vigili del Fuoco e la stessa Provincia facciano le proprie valutazioni in ordine alla mancanza del certificato di agibilità del capannone nel quale si effettuano lavorazioni sui rifiuti solidi urbani e che è stato interessato dall’incendio dell’ottobre scorso”.

 

 

Aulla, 15 gennaio 2016                                                                                                       Il sindaco

Silvia Magnani