La stagione delle feste natalizie si è appena conclusa ed è tempo di bilanci anche per il commercio. Il settore, si sa, fatica un po’ ovunque a uscire dalla crisi, ma questo Natale ha riportato alla ribalta del dibattito locale la questione della gestione della sosta nei centri storici. Tutta colpa, si fa per dire, della tradizionale campanilismo tra Massa e Carrara, che proprio da quest’anno registra un altro terreno di sfida: gli effetti dell’introduzione della zona a traffico limitato in centro città.
Carrara l’ha adottata ormai quasi 4 anni fa, Massa l’ha appena lanciata ma il paragone è impietoso: nel periodo natalizio le strade massesi erano piene di persone, quelle di Carrara pressoché deserte. Perché quello che funziona su un versante della Foce, non ha gli stessi effetti su quello opposto?
I commercianti carraresi hanno le idee chiare. «Da noi i problemi sono tanti e importanti: il decoro, l’arredo urbano, la pulizia delle strade…» segnala Nadia Cavazzini de “Il Re Bacco” domandandosi con evidente intento polemico «quale altra città ammetterebbe in pieno centro storico un’impalcatura inutilizzata da oltre un anno come quella che sorge sull’Accademia di Belle Arti in piazza Mazzini». Secondo i commercianti carraresi, in questo quadro a tinte fosche, gli effetti negativi dell’introduzione della sosta a pagamento sono stati pesantissimi anche perché, dicono all’unisono, le tariffe sono eccessivamente alte: ««Le tariffe dei parcheggi influiscono tantissimo. Pagare 1,50 euro per la prima ora è assurdo…per stare una mattinata in città si devono sborsare 8 euro» attacca Andrea Ghinoi, dell’omonimo bar aprendo il fronte alle critiche degli altri colleghi del centro. «Le tariffe sono sproporzionate ed inique, anche perché nelle atre frazioni (Avenza e Marina) il parcheggio è gratuito» rilancia Lorenzo Baglioni, de La Contessa del Bengala. Insomma a quattro anni dalla sua introduzione, secondo gli operatori del commercio, è arrivato il momento di una revisione generale del piano della sosta. Chissà se qualcuno in piazza Due Giugno accoglierà questo appello.