Il Consiglio del 30 Novembre per l’assestamento di Bilancio, ovviamente all’ultimo giorno previsto per legge, si è svolto con poca chiarezza, poco tempo, calpestando i diritti dei consiglieri che se ne avessero avuto avrebbero potuto approfondire e presentare proposte di modifica. Tutto questo non è stato possibile perché i documenti, quelli strettamente necessari, sono stati messi nella disponibilità dei consiglieri appena 4 giorni prima della data prevista per il Consiglio e soprattutto nello stesso giorno in cui questo veniva convocato. Sono dettagli questi che può capire solo chi conosce le leggi e i regolamenti, ma significa in pratica, cancellare i diritti previsti per legge al Consiglio che dovrebbe essere sovrano.
E’ indicativo che la Commissione Bilancio che deve esaminare queste pratiche costituita da 6 consiglieri della maggioranza sui 9 componenti, abbia in pratica dato parere negativo a questo atto con 2 voti contrari (M5S e Arancioni), 2 assenti (uno Bugliani troppo impegnato in altri compiti per frequentare anche le commissioni comunali), 1 favorevole e 4 astenuti (PD) indicando nel bisogno di maggiori chiarimenti la motivazione.
In aula altri consiglieri di maggioranza hanno reclamato questa frettolosa oscurità e volendo “ingenuamente” credere che questa sia la vera ragione, e non taciti messaggi indirizzati al sindaco, è evidente che qualcosa non vada per il verso giusto.
Stessa modalità e stesse rimostranze sono state fatte all’amministrazione regionale, dove tutte le minoranze si sono erte contro questo atteggiamento dispotico che spazza via la sovranità del Consiglio eletto per rappresentare i diritti di tutti i cittadini.
Il M5S è da sempre che denuncia questa mancanza di trasparenza di questa politica, ben poco disposta al confronto e alla partecipazione come invece promesso, ed è per questo motivo che si è rifiutato di sottoscrivere il messaggio rivolto al Dirigente Tarabella di attenzionare il pareggio del bilancio nel caso si vada a spendere quei soldi risparmiati con la rinegoziazione dei mutui, perché in pratica quei soldi non ci sono, come invece si erano vantati, e spenderli creerebbe un segno negativo nel capitolo investimenti. L’inserimento di questa comunicazione secondo il M5S ha solo lo scopo di spostare la responsabilità sul dirigente togliendola alla politica che è l’unica in realtà che decide, dove e come spendere i nostri soldi.
Il governo nazionale, quello regionale e quello locale hanno però una cosa in comune sono condotti dal PD che con la democrazia ha più poco, se non nulla, da spartire.
Luana Mencarelli
MoVimento 5 Stelle