Era nata in mezzo alla polvere, anzi al profumo,del marmo, tra statue, cavalletti e scalpelli. E cresciuta poi a pane e arte, aiutata da una spontanea curiosità verso il mondo a tutto tondo, non solo quello, peraltro bellissimo, unico,che va dal mare di Marina alle bianche cave delle Apuane. Curiosità per le cose, i luoghi, le persone. Cultura insomma, desiderio di sapere, conoscere, viaggiare, confrontarsi.
Carola se ne è andata a soli 42 anni, uccisa da un male contro il quale non poteva nulla. Carola di cognome fa Nicoli e questo basta, certamente ai carrarini, per capire il legame forte con l’arte e una visione del mondo davvero senza confini. Certo, Carola ha sgambettato fin da piccola nei magici laboratori artistici di famiglia, luogo di produzione di arte ma soprattutto crocevia di idee, di ingegni, di forti personalità, di persone, di lingue le più disparate. Artisti e uomini di cultura, visioni del mondo dell’oggi che affondano le radici nello studio del passato e guardano avanti al futuro.

Quel futuro che un male ha ora negato a Carola lasciando nel dolore tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla o semplicemente di incrociarla.  Carola si era sposata nel 2008 con Massimiliano Menconi ed era madre di una bella bambina di undici anni. Carola era una grande esperta e appassionata d’arte, ma anche interprete, tre lingue parlate benissimo, orecchio per tante altre, aveva studiato a Ginevra. Figlia di Carlo, sorella di Francesca Alix anima da tempo dei laboratori di famiglia nei quali Carola era tornata dopo altre esperienze.

A contatto con i più grandi artisti del mondo, Carola Nicoli, dicevamo, ha respirato arte fin da quando è nata, visto che anche sua madreChristine Bader è una consulente artistica internazionale e la zia Patty è una scultrice affermata (vedi la recente Expo). Carola Nicoli Menconi è deceduta all’ospedale delle Apuane: a San Silvestro, lei classe 1973, avrebbe compiuto gli anni. La tragica notizia si è diffusa nel tardo pomeriggio e ha suscitato dolore e immediato cordoglio in tutta la comunità degli artisti e non solo. Se ne va una persona densa di passione e sapere e il vuoto che lascia è davvero grande, difficile da riempire con le lacrime, facile da riempire invece con pesnieri felici di questa grande donna.

 

il tirreno