Tre Regioni insieme: Toscana, Umbria e Marche. Tre Regioni e un diverso regionalismo per avere più peso in Europa “temperando il pendolo dell’autonomia con quello dell’interesse nazionale”. Sabato prossimo, 21 novembre, tre presidenti di Regione, quelli di Toscana, Umbria e Marche appunto, si incontreranno per avviare una comune riflessione sull’integrazione dei servizi e la riforma dell’assetto regionalista dello Stato.
In Europa la Francia ha ridotto l’anno scorso da 22 a 13 le proprie regioni, in Germania i Laender più piccoli stanno chiedendo di unirsi, per ridurre costi e sprechi, e anche nel Parlamento italiano, dopo le Province, si torna a discutere di una possibile modifica ai confini delle Regioni, nate quarantacinque anni fa, per farle passare magari da venti a dodici.
Rossi propone un’alleanza tra Toscana, Umbria e Marche per una nuova regione che dal Tirreno arrivi fino all’Adriatico e di questa idea si discuterà sabato 21 novembre a Perugia, in un pranzo di lavoro a cui, con il presidente della Toscana Enrico Rossi, parteciperanno la presidente dell’Umbria Catiuscia Marini e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli.
Rossi aveva abbozzato il progetto nelle settimane scorse: un “regionalismo differenziato” e con Regioni diverse, “macroregioni”, che dopo il referendum confermativo della legge di riforma costituzionale possa tradursi in un percorso di politiche comuni e fusioni di servizi che le esercitano su base regionale. Sabato sarà la prima occasione per approfondirlo.