Il prossimo martedì 6 ottobre, sarà l’ultimo martedì del mercato lungo il viale Roma, dalla settimana successiva il mercato avrà la nuova collocazione nel centro cittadino, chiudendo così una diatriba e polemica che si trascina da mesi tra associazioni , amministrazione comunale uffici e cittadini.
I posteri diranno se questa scelta che comunque non dovrebbe essere definitiva, in attesa della scadenza del 2017, sia stata oculata.
Noi ribadiamo la nostra netta opposizione a tale scelta ed invitiamo il Sindaco ad un ulteriore riflessione affinché riveda la posizione del trasferimento in attesa appunto di quanto accadrà tra un anno.
Sarebbe un atto di coraggio maturato nell’interesse della città e non una scelta dettata da situazioni esterne al mercato ed alla sua economia.
Crediamo comunque che il Sindaco non demorda e forse senza riflettere andrà avanti nella linea intrapresa anche se alcune volte e di questo siamo convinti, rivalutare le posizioni manifesta molte spesso forza acume ed intelligenza.
E’ bene ancora una volta chiarire che non si tratta di un ritorno nel centro storico, ma di fatto di un nuovo e complessivo ricollocamento.
Chiudere v.le Eugenio Chiesa sia a salire che a scendere per noi rappresenta una vera e propria follia dal punto di vista della viabilità e del traffico, considerata, l’Aurelia e le varie Ztl che insistono in quell’area.
Sarà non certo facile salire e scendere dai paesi a monte sia lato San Carlo sia Lato Forno.
L’augurio è che i tecnici addetti alla viabilità abbiano individuato idonee soluzioni alternative che a noi sembrano sfuggirci.
Entrando infine nel merito della ubicazione, dei banchi dobbiamo rilevare che l’area ex palazzo intendenza di Finanza destinata inizialmente ai soli ambulanti alimentaristi è diventanta nel frattempo anche area non alimentare, viene quindi meno il concetto dell’esclusività del settore alimentare.
In altre parole i banchi degli alimentari stessi non essendoci di fatto un settore alimentare, avrebbero dovuto scegliere in base all’anzianità di licenza posti più appetibili nelle altre vie e piazze del mercato alla stregua dei loro colleghi non alimentari, questa situazione promiscua va ad inficiare la graduatoria oggi in essere, in altre parole saltando l’esclusività, viene meno la graduatoria, non essendoci distinzione tra alimentare e non alimentare. Quello che accade in altri mercati del comprensorio apuano dove non esiste il settore alimentare e pertanto si fa riferimento ad un’unica graduatoria e di conseguenza ad un’unica anzianità di licenza.
Situazione certamente complessa che potrebbe prevedere successivi ricorsi nei confronti dell’amministrazione comunale.
Vorremmo ricordare inoltre agli ambulanti, sostenitori del trasferimento, che precedentemente tramite gli organi di stampa teorizzarono una eguaglianza di valore nell’ubicazione di un posto nel mercato rispetto ad un altro, che a dimostrazione del contrario loro stessi , legittimamente, hanno scelto posizionamenti diversi da quelli enunciati.
Confermando con la loro scelta, che non tutto il mercato è uguale, non tutti i flussi dei potenziali clienti in un mercato sono i medesimi, e che maggiore visibilità significa maggior fatturato.
Invitiamo il Sindaco considerate tutte le varie situazioni a meditare e conseguentemente agire.
Confimprese Massa Carrara e Versilia
Claudio Lotto