Sarà stata la voglia di avere informazioni dirette sullo stato di salute dell’azienda o di conoscere notizie certe sulla nuova disposizione logistica dei suoi uffici, fatto sta che l’assemblea dei lavoratori di Apuafarma convocata dopo l’incendio di inizio settimana ha fatto registrare un’altissima adesione con quasi un centinaio di presenze pari a circa i due terzi del totale dei dipendenti.

La riunione di giovedì sera alla sala Amendola è stata l’occasione per fare il punto sulle nuove sedi della municipalizzata: il rogo scoppiato nella notte tra lunedì e martedì ha obbligato i vertici di Apuafarma a trovare soluzioni in tempi da record e così, gli uffici cimiteriali sono stati trasferiti immediatamente nei locali di Turigliano, mentre la parte amministrativa sarà presto accorpata presso la sede di Amia. Per il magazzino dei farmaci sono in ballo due opzioni, l’ex mattatoio in località La Fabbrica o gli spazi dell’ex Mercato Coperto a Marina di Carrara: e proprio in riferimento a questa attività, Volpi ha spiegato ai suoi dipendenti che l’incendio di lunedì non solo ha mandato in fumo 500 mila euro di medicinali ma ha anche rallentato un progetto pensato per favorire il rilancio dell’azienda. «Abbiamo avviato un iter per allestire un magazzino all’ingrosso in grado di portare ad Apuafarma introiti per 200-300 mila euro l’anno» ha spiegato l’amministratore unico raccontando che gli spazi destinati a ospitare questa nuova attività sono proprio quelli danneggiati dalle fiamme.  Non solo, l’amministratore unico, ha presentato all’amministrazione comunale alcune iniziative, da realizzare con una formula mista “pubblico-privato”. «Pensiamo a un’estate ragazzi che vada da metà giugno a metà settembre, a una spiaggia attrezzata per i disabili… il tutto in collaborazione con i privati, per garantire da un lato assistenza a chi ne ha bisogno e dall’altro il riequilibrio dei nostri conti» ha accennato il numero uno di Apuafarma. Tutti i dettagli saranno inseriti in una relazione che sarà poi presentata ai soggetti interessati, l’amministrazione, i lavoratori e i sindacati con i quali, ultimamente, non sono mancati gli attriti.

Cinzia Chiappini