Atti vandalici in via Caldera a Castagnola di sotto. Sono ormai mesi che nella stradina che costeggia il fiume Frigido, si verificano degli episodi che hanno messo in allerta tutti gli abitanti della strada: cassonetti dell’immondizia lanciati giù dal guardrail nel fiume, macchine graffiate e rovinate con bombolette spray, schiamazzi nelle ore notturne e ripetuti furti nelle case. E cosa ancora più grave, sono state ritrovate tra i cespugli sempre vicino all’argine del fiume delle siringhe, probabilmente usate per iniettarsi la droga.
Sembra un bollettino di guerra: pochi giorni fa, intorno alle 21, tre signore anziane che vivono insieme, si sono ritrovate alla porta dei malviventi che hanno cercato di sfondare il portone di casa per entrare all’interno della loro abitazione. «Siamo terrorizzate, – dichiara con un filo di voce Palmira Fruzzetti -, abbiamo sentito tremare tutta la casa, tanto era la forza con cui cercavano di aprire la porta d’ingresso. Colpi, calci e di tutto e di più per oltre quindici minuti. Noi siamo anziane e sole, non possiamo difenderci, abbiamo iniziato ad urlare e a chiamare aiuto tra i vicini di casa. Noi è una vita che abitiamo in via Caldera, non era mai successo una cosa del genere. Abbiamo tanta paura, perché chi è venuto da noi, andava a colpo sicuro e sapeva che siamo indifese, quindi vuol dire che ci conosce e che molto probabilmente è gente del posto».
Sono tanti tra gli abitanti, anche se per paura di ripercussioni preferiscono rimanere anonimi, quelli che giurano che chi sta portando il panico e lo scompiglio a Castagnola di sotto, sono una banda di 3-4 ragazzi, tre maschi e una femmina di massimo 19 anni, residenti proprio nella piccola frazione di Massa. «Sono mesi e mesi, – afferma una signora che abita in via Caldera e che ha chiesto di restare anonima per paura delle ritorsioni -, che qua non stiamo più tranquilli. C’è gente che spaccia la droga, basta vedere le siringhe giù tra i cespugli che costeggiano il fiume. Quando proviamo a dire qualcosa a questi teppistelli veniamo insultati, solo anche se proviamo a guardarli loro ci minacciano. E poi rubano, salgono sui terrazzi e portano via tutto quello che trovano. E’ dovuta intervenire anche l’Amia, con una gru, per recuperare il cassonetto della spazzatura che hanno lanciato giù dalla strada. Sono in tre, a volte in quattro, girano in scooter e hanno anche un cane con loro». Insomma, la gente sa e non si spiega perché non venga fatto nulla.
A Castagnola di sotto, da quando per risparmiare l’amministrazione comunale ha ridotto i lampioni accesi e quindi c’è molto più buio e il rischio di essere visti e riconosciuti è minore, subire dei furti e vedere gente che spaccia è diventata ormai la normalità. I cittadini, impauriti non si sentono più sicuri neanche in casa loro, vogliono che venga ripristinata l’illuminazione e che la strada sia più controllata anche dalle forze dell’ordine. «Non possiamo vivere – conclude Palmira Fruzzetti – con l’ansia che qualcuno di notte entri in casa e magari ci faccia anche del male se proviamo
a difenderci. Le pattuglie della polizia devono venire a controllare. Se sono dei ragazzi, che si “divertono” a fare i bulli, devono farla finita perché questa non è più vita. Ci sentiamo in pericolo anche tra le mura domestiche. Non so come possa finire, queste persone non hanno scrupoli».
il tirreno