Denunciato lo spacciatore che riforniva di eroina alcuni minorenni massesi. E’ un tunisino che abita nel comune di Ortonovo, sul confine tra la provincia di Massa Carrara e la Val di Magra. La caccia all’uomo era iniziata fa quando i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile hanno trovato un minore che aveva in tasca una dose di eroina.
Il ragazzino era la tragica «prova» di una moda inquietante che si è diffusa anche nel territorio apuano. L’eroina, che una volta veniva «sparata» in vena con il classico buco, adesso viene «sniffata». Più o meno come la cocaina, in pratica. Il fatto di non dover più utilizzare un laccio emostatico e di non dover maneggiare una siringa (i due strumenti, la siringa e il laccio, usati per anni dai «vecchi» eroinomani) ha fatto pensare ai più giovani che in questo modo l’eroina facesse meno danni all’organismo. Tragico errore. I danni sono identici. E la dipendenza diventa totale.
Davanti ad una scoperta così drammatica, l’impegno dei militari è stato totale. Il primo ad essere messo «sotto torchio» è stato il ragazzino. La legge prevede solo che sia segnalato alla Prefettura come tossicodipendente. Nessuna denuncia, quindi. Ma il ragazzino ha dovuto rispondere a un valanga di domande. E ha ammesso di aver comprato l’eroina da uno straniero, probabilmente arabo. Grazie a questa indicazione e ad altri elementi, gli uomini del Nucleo radiomobile hanno ristretto il campo delle indagini. E hanno trovato due casi simili, ovvero altre due dosi di eroina vendute dallo spacciatore a un minore. Alla fine l’hanno trovato. E’ arabo (è nato in Tunisia) ha 27 anni e da qualche tempo è in Italia dove ha già una serie di precedenti. E’ stato denunciato, a piede libero, per spaccio di droga.
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