Il cambiamento climatico ha effetti stranissimi. Che nessuno si sarebbe mai aspettato. Se fino a pochi anni fa la marijuanapoteva essere coltivata solo nei paesi caldi, come il Sud America o il Marocco, adesso c’è chi la semina e la fa crescere anche in Italia. Attenzione: non in serre, come una volta, per garantire il caldo e l’umidità necessaria. Nei campi, liberamente.
Hanno iniziato a realizzare vere e proprie piantagioni qualche anno fa in Calabria, in Aspromonte, eadesso questi «coltivatori» sono arrivati fino a Massa. Realizzando piccole coltivazioni in collina, vista mare. E come quasi sempre capita, chi ha iniziato questa coltivazione «a chilometro zero» poi non si è limitato a consumare quello che produceva. Ha iniziato a «trasformare» il prodotto e poi a venderlo ai tossicodipendenti locali. Ma è stata proprio la trasformazione da coltivatore a commerciante che l’ha tradito. Ha dovuto lasciare qualche traccia e i carabinieri del nucleo investigativo di Massa hanno fatto come«Pollicino». Hanno seguito le «briciole di pane», individuato lo spacciatore e hanno capito che era anche un coltivatore dopo una serie di appostamenti notturni. Seguendolo all’alba nel bosco sopra la città, hanno individuato la coltivazione. E l’attiguo deposito.
Il blitz è scattato questa mattina. I militari del nucleo investigativo hanno arrestato un massese di 54 anni. L’accusa è coltivazione, produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel campo coltivato (siamo sulle colline che sovrastano la città) sono state sequestrate (ed estirpate) 34 piante femminili di Cannabis. Non solo. Sono state anche sequestrate tante foglie già fatte seccare e confezionate, pronte alla vendita insomma, per oltre 300 grammi.
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