Ancora uno sciopero (il terzo in pochi mesi) dei lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico Ctt nelle province di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa.
I bus si fermeranno per otto ore l’11 luglio per lo scioopero deciso dai sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl e Faisa-Cisal. un’iniziativa presa per protestare contro la disdetta degli accordi di secondo livello e “denunciare il degrado del parco veicoli, un’organizzazione del personale difforme rispetto a quanto previsto dal contratto di categoria e relazioni industriali non corrette con le organizzazioni sindacali”.
Stefano Boni, segretario della Fit-Cisl Toscana si dice dispiaciuto per gli utenti, tuttavia “protestiamo anche per loro, per poter offrire un servizio migliore: oggi 2/3 dei circa 800 bus Ctt hanno un’eta’ media tra i 15 e i 20 anni. Macchine obsolete che si guastano in continuazione, richiedono riparazioni lunghe e peggiorando la qualita’ del servizio”. Mezzi i cui ricambi “faticano ad arrivare e ci domandiamo- sottolinea Boni- se dietro ci siano problemi di liquidita’. Sarebbe il colmo, visto che l’azienda, disdettando unilateralmente dal 2012 i contratti integrativi aziendali, ha risparmiato 2,5 milioni di euro all’anno”.