È scivolato mentre stava scendendo dal monte Cavallo, sul versante massese, insieme ad alcuni amici. Un’escursione iniziata la mattina presto e che intorno all’ora di pranzo si avviava alla sua conclusione. L’uomo, massese sulla trentina, deve aver messo un piede sopra un sasso che non ha retto il suo peso e improvvisamente si è sentito risucchiare verso il basso. Un volo di qualche decina di metri, fortunatamente attutito dalla vegetazione, che ha scongiurato danni peggiori. Ma la botta è stata tremenda quando l’uomo è finito in un dirupo. Nell’urto ha picchiato più parti del corpo e si deve essere fratturato anche una gamba, ma saranno le radiografie a stabilire l’esatta entità dei traumi. Fatto sta che non è stato più in grado di risalire verso il sentiero e neppure i suoi amici, nel frattempo preoccupati per le sue condizioni di salute, riuscivano a scendere fino a dove si trovava il ferito.
Così è partita la chiamata al 118 ed è stato allertato anche il soccorso alpino. Erano circa le 14 quando tutti si sono messi in moto: per l’impiego del velivolo è stato necessario attendere qualche minuto in più, rispetto alla partenza delle squadre dei volontari, perché si stavano abbassando le nuvole sulla vetta del Cavallo e quindi l’operazione di recupero poteva presentare parecchi rischi. Invece poi il vento è girato e il Pegaso è riuscito a decollare regolarmente.
Le squadre del soccorso alpino intanto erano quasi giunte nel dirupo dove era caduto l’escursionista: lo hanno individuato e hanno cominciato a parlare con lui. Aveva male a una gamba e non riusciva a muoversi. Hanno impiegato più di un’ora a raggiungerlo, poi è stato issato su una barella. Ma l’elicottero non riusciva ad avvicinarsi per la scarsa visibilità dovuta alla nebbia. Sono stati fatti due tentativi da parte dei volontari, nel giro di un paio di ore. Anche perché portarlo a braccia a valle era pericoloso per le sue condizioni di salute.
il tirreno