MonsTwalLa Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, e la Città di Massa in particolare, attendono il Patriarca di Gerusalemme, che sarà presente in visita ufficiale mercoledì 13 maggio.

Infatti su invito del Vescovo, mons. Giovanni Santucci, assieme al Sindaco di Massa, prof. Alessandro Volpi, mons. Twal sarà nella terra apuana, in una giornata intensa nella quale condividere alcuni aspetti del suo ministero episcopale in Terra Santa.

Mons. Twal, originario della Giordania, è stato ordinato vescovo nel 1992 nella sede di Tunisi ed è prima diventato coadiutore del Patriarca di Gerusalemme nel 2005, mentre nel giugno del 2008 è succeduto a mons. Michel Sabbah al Patriarcato Latino.

La giornata della visita sarà una occasione preziosa e importante, grazie alla quale ci sarà la possibilità di condividere ed ascoltare anche le gioie e le difficoltà dei cristiani di Terra Santa.

In una recente intervista, infatti, Sua Beatitudine Mons. Twal ha dichiarato che è in atto nel Medio Oriente una “guerra di logoramento”, con il tentativo di portare la popolazione ad un punto di collasso, attraverso continue distruzioni di infrastrutture, riduzione del personale e deperimento materiale.

I cristiani che vivono in quelle terre inoltre «stanno soffrendo sia in Israele che in Palestina a causa del loro status di minoranza e incontrano difficoltà da entrambi i lati del muro che è stato eretto ».

La giornata del 13 maggio prevede allora questo programma.

Al mattino alle ore 11 presso il teatro “P.A. Guglielmi” a Massa ci sarà un incontro pubblico, realizzato in collaborazione con il Comune di Massa, cui parteciperanno anche le autorità civili e militari, assieme agli studenti delle Scuole.

Alle ore 17.30 è previsto invece un incontro in Cattedrale con la comunità dei fedeli, le associazioni e i movimenti cattolici, per poi celebrare la S.Messa alle ore 18 assieme a tutti i sacerdoti e ai diaconi.

La visita del Patriarca è dovuta all’antica amicizia che lo lega al vescovo Giovanni e sarà l’occasione per ascoltare e conoscere le condizioni e le difficoltà dei cristiani che vivono nel vicino Oriente.