Aspettano che scenda il buio e passano all’azione, sfondano la vetrina, entrano nel ristorante e puntano alla cassa: si portano via 200 euro tondi tondi. Ma non si accontentano del colpo messo a segno, si concedono pure qualche minuto di relax: siedono ai tavoli, si versano vino e liquore, scambiano due chiacchiere. In tutta calma, come se niente fosse.
Non sprecano nulla: si portano via tutte le bottiglie in cui è rimasta almeno una goccia.
E tutto a due passi dal centro città, nel ristorante cinese Hong Kong, sotto la galleria Raffaello Sanzio: i ladri fanno uno sconquasso la settimana scorsa, nella notte tra venerdì e sabato. Ma l’episodio – è questo a preoccupare chi da quelle parti abita e lavora – non è isolato: «Hanno rotto una vetrina – Shao Ren Cin, titolare del locale fa la conta dei danni – hanno preso 200 euro in monete, non lascio mai banconote, ma capita che rimangano in cassa le monete, utili per fare il resto ai clienti. Poi si sono presi bottiglie di vino e liquore. Il problema vero è che quanto accaduto non è isolato, è la conferma di una situazione di degrado che si ripete ogni sera e si accentua nei weekend». Qualcuno ha tentato il colpo anche alla palestra, ma non è riuscito ad entrare.
Situazione di degrado che mette in allarme i commercianti e i residenti della zona: qualcuno decide di passare alle vie di fatto, si mette davanti ad un computer e, tramite posta certificata, manda una mail al sindaco, denuncia «un’emergenza di ordine pubblico».
Lorenzo Antola sotto la galleria trascorre intere giornate: è il titolare del negozio di ferramenta. È lui – a nome di molti colleghi – a tracciare il quadro. Di puntare il dito contro l’amministrazione non se la sente perché – ammette – gli interventi del Comune ci sono stati: «Piazza Garibaldi è pulita, Palazzo civico ha provveduto alla potatura delle piante e un addetto si occupa di svuotare i cestini e curare le aiuole. Ma adesso facciamo i conti con un problema di ordine pubblico».
Fino a poche settimane fa un deterrente c’era: lo stabile di Banca d’Italia era “presidiato” da una guardia giurata. Adesso, però, l’edificio è completamente vuoto, se n’è andato anche l’ultimo inquilino e con lui – spiega Lorenzo Antola – la guardia. Così gli scalini che portavano agli uffici della banca sono “il salotto” per chi lì trascorre intere nottate: «Decine di ragazzi bivaccano, lasciano a terra di tutto, fanno rumore fino a tarda notte».
La strada – e spesso la galleria – è la loro toilette e quando bevono troppo, alleggeriscono lo stomaco dove capita. Così chi il mattino entra al lavoro o esce di casa si ritrova la “bella sorpresa” sotto il naso. Sporcano e fanno danni: «Il Comune – Antola continua a tracciare il quadro – recentemente ha sostituito le panchine, ma nell’arco di pochi giorni sono state distrutte, hanno divelto le assi della seduta». Il quadro descritto è la premessa a cui seguono – è la naturale conseguenza – le richieste: «Abbiamo scritto al primo cittadino, adesso speriamo in una sua risposta alla nostra lettera, contiamo in un potenziamento dei controlli, soprattutto nel fine settimana. Servono provvedimenti urgenti». A tutela del decoro – spiegano commercianti e residenti – e di chi in quella zona vive e lavora ogni giorno.