Gaia aumenta le bollette. L’autorizzazione è stata votata ieri a maggioranza dall’assemblea dell’Autorità idrica Toscana ex Ato 1. Il gestore potrà scaricare sugli utenti l’aumento dei costi non solo per il diminuito consumo di acqua, ma anche per fare fronte al debito nei confronti dei Comuni che per tutto il bacino di utenza è di 69milioni di euro. La via scelta per uscire dalle difficoltà, essendo venuta meno l’ipotesi di una ricapitalizzazione della società pubblica da parte degli enti locali o di un privato, è stata la solita: paga Pantalone.C’erano nove sindaci della nostar provincia, in tre hanno votato contro la delibera: Pontremoli, Tresana e Filattiera. Favorevoli invece Massa, Carrara, Bagnone, Mulazzo, Aulla, Fosdinovo e Licciana. Tutti gli altri, assenti. I Comuni attendono da tempo il risarcimento dei mutui attivati per costruzione e manutenzione delle condotte idriche sulle quali è subentrata Gaia. Ma già l’aveva anticipato il direttore amministrativo di Gaia Paolo Peruzzi nel consiglio comunale aperto a Pontremoli: «Non è possibile alla società far fronte a quest’impegno con le bollette attuali». Ecco il credito degli enti lunigianesi nei confronti di Gaia: Aulla 869mila euro, Bagnone 393mila, Casola 303mila,Comano 232mila, Filattiera 268mila, Fivizzano 965mila, Fosdinovo 31mila, Licciana 379mila, Mulazzo 305mila Podenzana 73mila, Pontremoli 119mila, Tresana 90mila, Villafranca 971mila (Zeri non ha consegnato gli impianti a Gaia). Per il gestore del servizio idrico integrato è tempo di tagli: gli interventi di manutenzione straordinaria andranno sotto di 50milioni per tutto il bacino interprovinciale. L’impennata tariffaria ha visto tra i contrari il sindaco di Tresana Matteo Mastrini. «E’ sbagliato far ricadere sugli utenti le difficoltà di Gaia. Era meglio una ricapitalizzazione con soggetti privati, ora la situazione non è sostenibile Nello stesso tempo il gestore assume un nuovo dirigente aumentando i costi. Mi dispiace che alcuni sindaci abbiano avallato questo indirizzo che penalizza i cittadini». A rappresentare Pontremoli c’era il consigliere Michele Lecchini. «Oggi abbiamo toccato con mano chi è dalla parte dei cittadini – commenta – . Ha prevalso il fronte del sì agli aumenti (16 comuni contro 6 che hanno detto no e un astenuto). Hanno fatto votare il sindaco di Lucca che non è nemmeno in Gaia. E’ un mistero. Sono stupito dal livore dimostrato da alcuni sindaci Pd come Marconi che hanno inveito contro il nostro voto. Non si può tenere in piedi un carrozzone così e pagare l’acqua tre volte rispetto alle vecchie gestioni».
LA NAZIONE