Ha prelevato duecentocinquanta euro dal bancomat di piazza Aranci, la donna, sulla cinquantina, ha eseguito l’operazione come al solito: coprendo con la mano il tastierino per evitare a occhi indiscreti di carpirle il codice della tessera. Sono uscite cinque banconote da cinquanta e lei le ha messe immediatamente nel portafoglio, guardandosi attorno per assincerarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi. Le è sembrato di essere sola, invece c’era un uomo sulla trentina che stava seguendo le sue mosse da distante, in sella a una motocicletta di grossa cilindrata di colore rosso. Appena lei è scesa dal marciapiede e si è incamminata per raggiungere il locale dove l’attendeva un’amica, con un colpo di acceleratore il trentenne le è arrivato alle spalle in una frazione di secondo.
Poi con uno strattone le ha strappato la borsetta che aveva in mano, nell’unico momento di distrazione che si era concessa per mandare un sms. La signora è finita in terra e la moto si è dileguata in pochi istanti in direzione piazza Mercurio. Non c’era nessuno che potesse aiutarla, che potesse cercare di placcare lo scippatore. Un passante è arrivato quando ormai era tutto finito, le ha chiesto se si era fatta male e l’ha aiutata ad avvertire le forze dell’ordine. La caccia al malvivente e al mezzo utilizzato per andare via non ha dato i frutti sperati e nemmeno le telecamere di piazza Aranci aiutano a identificarlo: aveva il casco nero calato in testa e deve aver nascosto la targa del motociclo in qualche modo.
Quello degli scippi è il fenomeno che più preoccupa le forze dell’ordine. In quindici giorni si sono contanti sei colpi. Uno a Montignoso sembra quello dell’altra sera: una donna ha prelevato dei soldi al bancomat e dopo aver messo il portafoglio in borsa stava rientrando in casa quando una Vespa di colore nero le è piombata alle spalle. Un uomo ha afferrato la tracolla e con uno strattone si è preso la borsetta. Il bottino era stato di 250 euro (aveva prelevato quella cifra) e in più sono spartiti il cellulare, le carte di credito, i documenti e le chiavi di casa.
il tirreno