MINACCIAVANO DA MESI SUA FIGLIA, REA – SI FA PER DIRE – DI AVER ASSISTITO A UN AGGRESSIONE ESTREMAMENTE VIOLENTA E COSI LUI, UN UOMO DI 45 ANNI, SI E’ PRESENTATO DI SABATO SERA NELLA ZONA DELLA MOVIDA DI MARINA DI CARRARA, E HA AGGREDITO ARMATO DI CATENA I DUE RAGAZZI CHE PERSEGUITAVANO LA GIOVANE.
Tutto è iniziato una sera di febbraio con l’aggressione subita da un 17enne per mano di due fratelli, noti alle forze dell’ordine, anch’essi poco più che adolescenti. La violenza, scattata sembra per motivi collegati allo spaccio di hashish, è avvenuta in via Rinchiosa, a Marina di Carrara, dove la vittima è stata presa a calci e pugni: i due aggressori ci sono andati giù duro, tanto che il ragazzino è finito all’ospedale con zigomo e naso fratturati e una prognosi di ben 35 giorni. Tra coloro che hanno assistito alla scena, e che sono stati successivamente ascoltati dalle forze dell’ordine, c’era anche una sedicenne, amica della vittima. I due aggressori, saputo che la ragazza era stata interrogata dagli inquirenti, hanno incominciato a minacciarla e tormentarla. La cosa è andata avanti per mesi: più precisamente fino a sabato 21 febbraio quando il padre della giovane si è presentato “armato” di catena nella zona della movida, per vendicare la figlia. Alla scena hanno assistito centinaia di persone. L’uomo, un quaratacinquenne residente a Marina di Carrara, è arrivato come una furia davanti alla ex Caravella, dove erano assiepati moltissimi ragazzini. Individuati i due fratelli ha estratto quella che i testimoni hanno descritto come una catena o forse un guinzaglio di metallo per un cane di grossa taglia. Così armato, si è scagliato contro i due ragazzi, uno di 17 e uno di 15, che minacciavano sua figlia e ha li ha colpiti, provocando loro ferite guaribili secondo il referto successivamente rilasciato dal pronto soccorso, in sette giorni. Durante l’aggressione alcuni giovani hanno tentato di fermare l’uomo, riportando a loro volta alcune contusioni. Sul posto è arrivata subito una volante della polizia, in servizio in zona, allertata dai tanti testimoni. Il padre vendicatore si è dato alla fuga in mezzo alla pineta limitrofa, riuscendo a “liberarsi” dell’arma prima di essere fermato dagli agenti. L’uomo si trovava in evidente stato di agitazione e i poliziotti hanno dovuto faticare non poco per calmarlo. Il suo tentativo di vendicare la figlia gli è costato una denuncia per aggressione, sporta dai due fratelli “molestatori” sui quali pende però, un altra denuncia, quella relativa all’aggressione ai danni del loro coetaneo avvenuta in via Rinchiosa.