La Polizia di Stato apuana ha arrestato, nell’ambito di attività d’indagine finalizzate al contrasto delle fenomeno delle truffe, due soggetti (entrambi pregiudicati, rispettivamente di 40 e 30 anni) provenienti dal capoluogo partenopeo e giunti appositamente nella nostra provincia per mettere a segno diversi colpi con un sistema di truffe ben congegnato.
A farne le spese alcuni istituti di credito locali dove i truffatori avevano cercato di aprire- riuscendovi- alcuni conti correnti mediante l’utilizzo di documenti con false generalità.
La tecnica, collaudata, consisteva ‘nell’intercettare’ (mediante sottrazione) alcuni rimborsi per eventuali risarcimenti assicurativi relativi a danni oppure titoli di credito che venivano spediti agli interessati e una volta materialmente in possesso dei titoli i truffatori si davano da fare per procedere alla falsificazione di documenti con tanto di generalità (carte di credito, patenti automobilistiche, codici fiscali) rispondenti invece alla vera persona che avrebbe dovuto ricevere il risarcimento, ma con foto che era quella dei truffatori che si sostituivano agli interessati.
In maniera indisturbata i due potevano tranquillamente accedere agli sportelli delle varie banche fingendo di essere le persone interessate ad accendere, in questo modo, un conto presso quelle stesse filiali ed a cui avrebbero versato assegni e titoli vari (tutti legittimi ed esigibili). Una volta aperto il conto gli stessi prelevavano, in maniera tranquilla, anche attraverso gli sportelli bancomat con la specifica tesserina magnetica che veniva data a corredo del conto corrente, i soldi versati.
L’attività condotta dalla Squadra Mobile ha rilevato un comportamento anomalo sulle condotte dei due che utilizzavano i falsi documenti anche per alloggiare presso le strutture alberghiere della zona; gli stessi documenti venivano utilizzati per ingannare le banche. Ad attirare l’attenzione erano stati i controlli effettuati nel servizio di monitoraggio agli istituti di credito ed erano saltati fuori dubbi sulla genuinità dei documenti. Attraverso alcuni controlli anche incrociati gli agenti sono risaliti alla vera identità dei due che sono stati colti in flagranza di reato mentre uscivano da una banca e subito arrestati.
Entrambi sono stati arrestati e dovranno rispondere al processo per i reati truffa per cui sono stati indagati.