Sarà Mario Guastalli il candidato sindaco del Pd alle elezioni per il sindaco di Villafranca. Guastalli ha vinto le primarie con 936 voti, superando Emilia Fraschini, che si è fermata a 575 voti. 370 punti di distacco. L’affluenza ai seggi è stata clamorosamente alta: 1.521 alle urne, oltre ogni aspettativa: più o meno un villafranchese su tre, visto che la cittadina conta 4.831 abitanti (minorenni compresi).
Guastalli, circondato dai suoi sostenitori, tra li quali la sindaca di Aulla Silvia Magnani, i sindaci di Podenzana Riccardo Varese e di Licciana Enzo Manenti, tutti di area socialista, ha esultato quando il risultato è diventato ufficiale.
«Ringrazio tutti coloro che mi hanno votato, spero che tutti i cittadini di Villafranca siano contenti, io l’ho fatto per loro. È una grande soddisfazione sentire così vicina la gente. 1500 voti è più di una primaria è il 30-40% dei suffragi. Non mi aspettavo tanta affluenza e se pur ero fiducioso nella vittoria non mi aspettavo un risultato così ampio, il numero di votanti ha trascinato verso l’alto il mio consenso. Sono felice e orgoglioso. 370 voti di distacco non era una cosa che potevo prevedere», ha detto a caldo Guastalli. Che poi ha annunciaot che già nelle prossime ore sarà «al lavoro per preparare le elezioni vere e un programma di rilancio della città».
Fin dall’affluenza del mattino si è capito che la partecipazione alle primarie sarebbe stata alta. Ma nel pomeriggio c’è stata una vera e propria ressa, con code e lunghe attese. Alle 20, l’ora dello stop al voto, ancora molte persone erano in fila ai seggi e l’organizzazione ha deciso di ritardare le operazioni di spoglio per consentire a tutti di votare.
Ed è sulla massiccia partecipazione che si è scatenato l’ultimo scontro tra le fazioni del Pd. Alle urne targate Democratici – questo recriminano anche se per adesso senza parla di ricorsi i sostenitori della Fraschini – sarebbero andati tanti, tantissimi elettori che con il Pd hanno poco a che spartire. Persone che militano o comunque gravitano nell’area del centrodestra, dell’opposizione e che avrebbero voluto influenzare la scelta del Pd, appoggiando la candidatura Guastalli.
L’entourage del vincitore, nega con forza indignazione questa lettura del voto bollandola come una diffamazione.
La competizione fra i due candidati è stata senza esclusione di colpi. Mario Guastalli, 68 anni, medico, ex direttore della Società della Salute (e marito diMara Cavalli, che è stata assessore alla Cultura nella precedente giunta), area socialista, ha fatto della critica all’amministrazione uscente il suo cavallo di battaglia. Proponeva un cambio di rotta deciso rispetto al passato e un radicale rinnovamento di persone e indirizzi di programma.
Emilia Fraschini, 45 anni, assicuratrice, sposata con due figli, era invece l’espressione della continuità con l’amministrazione Cerutti. Anche se la “novità” politica, a cominciare dal suo profilo personale – nessun incarico politico ricoperto finora, una vita spesa nel volontariato e nell’ associazionismo – era lei.
il tirreno